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Al Pacino protagonista a Venezia: “La mia carriera non sta ancora atterrando”

L’attore italo-americano al Lido per presentare i due film da protagonista “The Humbling”, fuori concorso e “Mangherlon”, in gara. Raggiante e in forma come mai parla di depressione: “parola che fa paura. Anche a me è capitato di avere dei momenti difficili, forse ero depresso senza esserne consapevole”.
A cura di A. P.
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Protagonista della giornata di quest'oggi in laguna è stato, senza ombra di dubbio, Al Pacino, presentatosi in forma smagliante, completamente di nero vestito, occhiali da sole, colore di capelli quasi corvino. Si trova al Lido per presentare due film da protagonista, uno fuori concorso, The Humbling di Barry Levinson, nel quale interpreta il ruolo di un uomo che si ritrova alle prese con un'improvvisa passione per una donna lesbica,amica di sua figlia, e l'altra pellicola in gara Mangherlon, opera di David Gordon Green, dove l'attore è il fabbro Angelo Maglehorn, personaggio anche questo sul viale del tramonto e alle prese coi fantasmi del passato. Un incontro con la stampa, quello a Venezia 71, incentrato sul cinema, che non solo di cinema ha parlato, vista la capacità di Al Pacino di saper coniugare il suo mestiere con la sua vita, unendo le questioni in una perfetta simbiosi. Una domanda che, tra le altre, ha certamente sorpreso per la risposta, è quella colorata di una clamorosa attualità, ovvero la depressione, fenomeno che ha colpito Robin Williams portandolo al suicidio (l'attore è stato ricordato dal regista Barry Levinson, che aveva lavorato con lui in "Good Morning Vietnam"). Al Pacino non ha negato assolutamente la possibilità di esserne stato vittima, senza tuttavia esserne mai stato schiacciato:

Depressione è una parola che fa paura, troppo sinistra. Anche a me è capitato di avere dei momenti difficili, forse ero depresso senza esserne consapevole. Forse ripensandoci Michael Corleone era un depresso. La vita è quello che è, ci sono cose che inevitabilmente ti rendono triste. Ho tre figli, amici, faccio begli incontri sul lavoro, al cinema e in teatro.

"La mia carriera non sta ancora atterrando"

Un'affermazione, questa, che è stata naturale premessa di quanto detto dopo, in relazione all'ipotesi si possa pensare che la sua carriera d'attore possa avviarsi verso un inesorabile tramonto fisiologico, dovuto all'età. Non è così secondo l'attore, che ha fieramente ostentato le sue origini italiane, il quale ha descritto ed elencato tutti gli elementi che ogni giorno contribuiscono a tenere in vita la sua ispirazione da attore: "Tutti sono una fonte d’ispirazione, tutte hanno contribuito ad alimentare il fantastico, stupefacente, scioccante viaggio che è stato finora la mia vita. Sento che l’aereo della mia carriera non sta ancora atterrando".

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