Aldo, Giovanni e Giacomo fanno un quarto di secolo, roba che a qualcuno che oggi abbia dai 25 anni in su è una notizia che può rischiare di fare spavento, se non altro per quella legge che vuole all'affiorare di ricordi d'infanzia emerga, di pari passo, anche un po' di nostalgia. La carriera del trio è un percorso costellato di successi associati prima alla televisione e poi, in seguito, ad un percorso autonomo cinematografico che li ha visti collezionare alcuni dei più riusciti film comici degli ultimi vent'anni di cinema italiano.

Memorabilia che vanno da "Mai Dire Gol" a "Tre Uomini e Una Gamba", passando per "Così è la vita" e "Chiedimi se sono felice". Certo, non si può nascondere che negli ultimi anni un calo fisiologico ci sia stato e non è un caso che, a tratti, i tre abbiano anche intrapreso percorsi differenti (basti pensare a Giacomo Poretti e al suo esordio da scrittore), pur allontanando sempre le voci di una possibile separazione. Eppure l'apertura piuttosto recente di un bellissimo canale Youtube, che riordina e cataloga tutti i loro sketch, e la scelta di un tour teatrale che immortali il 25esimo anniversario, sono certamente segnali che fanno pensare ad una nuova fase, una vitalità ritrovata. Nel frattempo, ecco dieci estratti, isolati a fatica tra i tanti, sintesi della carriera di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Johnny Glamour e Don Lurio

Erano i tempi di "Mai Dire Gol" e la follia assoluta regnava sulla creatività artistica del gruppo. Il disc jockey balbuziente Johnny Glamour, i cubisti impacciati alle sue spalle e le periodiche apparizioni di Tafazzi e Rolando danno un quadro completo di quella meraviglia.

I Bulgari e Juri Chechi

Ancora "Mai Dire Gol", in questo video compare anche Peo Pericoli, il conduttore immaginato da Teo Teocoli. La musica che accompagnava le "gesta" del gruppo circense inventato dal trio rimane la cosa più divertente al solo pensiero.

Rezzonico e la tv svizzera

Anche la Tv Svizzera è un'idea nata a Mai Dire Gol, che scimmiottava le soap opera del tempo, facendo vestire ai tre dei personaggi rimasti immortali: il poliziotto Huber, Gervasoni e Rezzonico.

Il sardo è una lingua, l'italiano è un dialetto

Sempre insieme alla Gialappa, un altro sketch fortunatissimo di Aldo Giovanni e Giacomo. Il protagonista in particolare era il secondo, che si improvvisava sardo fiero e integralista, al punto da voler insegnare il dialetto agli italiani.

Ajeje Brazorf

Estratto di "Tre Uomini e una gamba", è uno sketch proposto dai tre anche a teatro. "Ignorante nel senso che ignora – Imbecille nel senso che imbelle" sono frasi che il linguaggio comune ha mutuato, rendendole quasi quotidiane.

Fuori dal letto?

La lezione sentimentale di "Chiedimi se sono felice" che Aldo fa a Giovanni è indimenticabile. Marco Ferradini come fonte di ispirazione e un supermercato sullo sfondo.

"Era occupato"

"Tre Uomini e una Gamba", primo lungometraggio di Aldo, Giovanni e Giacomo e di fatto un aggregato dei loro sketch più riusciti. Ma la telefonata (finta) di Aldo che riversa sul suocero tutto il suo malessere, ha regalato uno dei fermi immagine più belli di sempre.

Brambilla-Fumagalli

Altro sketch fortunato del trio, poi riproposto in "Tre Uomini e una gamba", con la famosa battuta della cadrega e la sottile ironia basata sulla dialettica tipicamente anni '90 (e non solo) tra padani e terroni.

Il grande e irreprensibile Albertazzi

Ancora "Chiedimi se sono felice", forse il più riuscito dei loro film. Questa è la celebre scena dei provini, in cui i tre cercano una Rossana per il Cyrano. Il risultato è imbarazzante.

Chi sa fare, sa capire

Le massime di Giovanni e i mobili dei suoi genitori. Anche questa scena, sempre tratta da "Chiedimi se sono felice", è una pietra miliare del trio.