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Anna verrà, dopo 40 anni la sua morte è ancora in bianco e nero

Anna Magnani è morta il 26 settembre 1973, all’età di 65 anni, a causa di un terribile tumore al pancreas. Da allora il ricordo della sua assenza stenta a prendere colore e si impone, nella sua accezione prematura, come un grigio momento di perdita.
A cura di Eleonora D'Amore
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Si è spenta nella sua amata Roma, il 26 settembre 1973, all'età di 65 anni, stroncata troppo presto da un tumore al pancreas. Anna Magnani ci ha lasciato in quel letto della clinica Mater Dei ai Parioli, tenuta per mano dal figlio Luca, da Rossellini e da un'Italia intera che le si stringeva intorno nel momento più difficile. Il suo corpo ora giace nel piccolo cimitero di San Felice Circeo (in provincia di Latina), vicino alla villa alla quale era tanto legata. Ha avuto giusto il tempo di un ultimo ciak, nel 1972 accanto al maestro Fellini, che tanto insistì per farle girare un breve cameo nel suo film Roma. Ci divise da lei un portone, dietro il quale scomparve con un timido "Buonanotte", l'ultimo saluto compito prima di congedarsi dalle scene e dalla vita.

Un'immagine priva di colore, ma dalle tinte forti – Tanti i film che hanno fatto di lei una diva; tanti i tributi di amici e colleghi che hanno omaggiato la sua arte e il suo ricordo; tante le iniziative, che ancora oggi a Roma ("I am Anna Magnani" sarà l'evento per il quarantennale della morte) e in tutta Italia vorrebbero dare colore ad una scomparsa purtroppo ancora ingabbiata nel suo tenue bianco e nero. Una desaturazione cromatica quasi obbligata, dettata dall'assenza di uno straordinario talento sulle scene italiane e, ancor più grave, di un cuore autentico nella tradizione popolare nel nostro Paese. Pino Daniele per lei scrisse (nella nota canzone Anna Verrà del 1989): "Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole e allora sì ti cercherei forse per sognare ancora sì, ancora. Oh Anna, dimmi se è così lontano il mare", interpretando a pieno l'illusione collettiva di poterla ancora aspettare, di poter rinnegare il suo commiato e donare finalmente al suo volto quelle tinte forti con le quali aveva saputo conquistare il mondo oltre il grande schermo.

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