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“Apocalypse Now”, una copia speciale alla Cineteca Nazionale di Bologna

Grande successo per la proeizione speciale di “Apocalypse Now” a Bologna. Una copia speciale è stata affidata da Vittorio Storaro, direttore della fotografia del capolavoro di Francis Ford Coppola, alla Cineteca Nazionale di cui il maestro è stato allievo diplomandosi nel 1961.
A cura di G.D.
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La città di Bologna ha rivissuto le emozioni di un grande capolavoro senza tempo, Apocalypse Now, e lo ha fatto attraverso una copia speciale che Vittorio Storaro, direttore della fotografia del film di Francis Ford Coppola, ha affidato alla Cineteca Nazionale di Bologna, di cui il maestro è stato allievo diplomandosi nel 1961. Una serata nell'ambito della manifestazione "Il cinema ritrovato/Cinema sotto le stelle" che celebra un pezzo fondamentale della storia del cinema.

L'evento, introdotto proprio da, premio Oscar Vittorio Storaro, è stato un successo. Racconta Storaro:

All’inizio, quando ricevetti la proposta, pensai di rifiutare. Non capivo cosa c’entrassi con un film di guerra, io che venivo dai film di Bertolucci, per citare solo uno dei miei autori. Ma Francis mi spiegò che non era un film sulla guerra quanto invece sul concetto di civilizzazione perché quando si sovrappongono civiltà diverse è facile che si generi la violenza. E mi suggerì di leggere ‘Cuore di tenebra' di Joseph Conrad nel quale effettivamente veniva descritto magnificamente questo clash di civiltà.

La copia speciale alla Cineteca Nazionale

Vittorio Storaro racconta la realizzazione di una copia speciale di "Apocalypse Now", di cui adesso la custodia è affidata alla Cineteca Nazionale:

Nel ’99, a 20 anni dalla prima uscita del film nelle sale, dalla Palma d’oro a Cannes e dai due Oscar, fu deciso di realizzare una versione completa con l’aggiunta di 49’ messi da parte nel montaggio della precedente versione. Tornai per la seconda volta alla società Zoetrope di Coppola a San Francisco. Il negativo dal quale si doveva stampare era però in fading, termine tecnico per dire non in ottime condizioni. Alla Technicolor di Los Angeles si pensò allora di adottare per la stampa una particolare tecnica degli anni 30 che permettesse di leggere nel negativo la densità del colore e tutte le sfumature cromatiche più di quanto si possa fare nel positivo

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