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Asia Argento, i 40 anni della “cattiva ragazza” diventata diva internazionale

Asia Argento, figlia del grande Dario, maestro del brivido, il 20 settembre compie 40 anni e la “cattiva ragazza” di un tempo, sembra aver lasciato definitivamente il posto ad una mamma, regista e attrice a tempo pieno. Magnetica, affascinante e determinata, la Argento è una delle poche italiane riuscite ad imporsi anche a livello internazionale, e non certo grazie al cognome.
A cura di Ciro Brandi
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Figlia d’arte, cantante, attrice, regista, mamma e chi più ne ha più ne metta. Asia Argento è tutto questo. La “cattiva ragazza” del cinema italiano non ha mai vissuto all’ombra di papà Dario, costruendo una carriera internazionale esorbitante, esordendo a soli 9 anni in un film tv. Da allora ha girato 38 film, svariate serie e film tv, ha diretto 4 lungometraggi e una decina di corti, tanti videoclip per artisti famosi e, ultimamente, l’abbiamo vista in veste di giudice nel talent “Forte forte forte!”, accanto a Raffaella Carrà. Da sempre è ritenuta la “cattiva ragazza” dello spettacolo italiano per i suoi comportamenti fuori dagli schemi e per la vita “spericolata” finita sempre sui giornali, ma in effetti, è una delle poche attrici riuscite a farsi conoscere anche all’estero.

Gli esordi, “Le amiche del cuore”, “Trauma” e “Perdiamoci di vista”

Asia Argento nasce a Roma il 20 settembre 1975 da papà Dario, celebre maestro del brivido italiano e dall’attrice Daria Nicolodi. L’esordio nel mondo dello spettacolo avviene nel 1984, a 9 anni, nel film “Il ritorno di Guerriero”, della miniserie “Sogni e bisogni” diretta da Sergio Citti. Nel 1986 prende parte a “Demoni 2… L’incubo ritorna”, di Lamberto Bava. A 13 anni, invece, è sul set di “Zoo”, film diretto da Cristina Comencini, seguito da “La chiesa” di Michele Soavi, mentre nel 1989, Nanni Moretti la vuole per il suo “Palombella rossa”, nel ruolo di sua figlia Valentina. Girerà, poi, “Le amiche del cuore”(1992) di Michele Placido, in cui interpreta il ruolo di Simona, vittima di un padre incestuoso. Nel 1993, è col padre sul set di “Trauma” e gira anche la commedia “Condannato a nozze”, di Giuseppe Piccioni. Grazie alla commedia “Perdiamoci di vista” (1994) di Carlo Verdone, l’attrice vince il David di Donatello e il Ciak d'oro, per la parte di Arianna, ragazza paraplegica, vitale e intelligente, che smaschera i piani di un vile conduttore televisivo, Gepy Fuxas (Verdone), che pur di fare ascolti alti sfrutta i casi umani.

I primi passi verso la carriera internazionale

Nel 1994 gira “La Regina Margot”, di Patrice Chéreau, accanto a Isabelle Adjani, Virna Lisi e Claudio Amendola. Il film, ispirato all’omonimo romanzo di Alexandre Dumas padre, ha un clamoroso successo internazionale e viene premiato al Festival di Cannes, ottenendo anche una candidatura agli Oscar del 1995. La Argento (che interpreta il ruolo di Charlotte de Sauve) ne trae tantissimo beneficio. Nel 1996 gira col padre “La sindrome di Stendhal” e “Compagna di viaggio”, di Peter del Monte, che le fa vincere il secondo David di Donatello e la Grolla d’oro. Giovanni Veronesi le affida la parte della rapinatrice Viola nel road movie “Viola bacia tutti”, mentre Abel Ferrara la vuole in “New Rose Hotel”(1998) nel ruolo della prostituta Sandii, dando il via alla sua carriera internazionale. Infatti, dopo gira il thriller “B. Monkey – Una donna da salvare”(1998) di Michael Radford, seguito da “Il fantasma dell’Opera” di Dario Argento.

“xXx” con Vin Diesel e l’esordio alla regia

In Francia gira la miserie tv “I miserabili”(2000), diretta da Josée Dayan, nel ruolo di Eponine Thénardier, ma molti la ricorderanno anche nell’adrenalinico “xXx” di Rob Cohen, al fianco di Vin Diesel (2002), che ottenne incassi ottimi. Dal 2000 al 2007 è stata la compagna del cantante Morgan, dal quale ha avuto una figlia, Anna Lou. Dopo aver già diretto dei corti e dei videoclip negli anni ’90, nel 2000 dirige il suo primo film, “Scarlet Diva”, dov’è anche protagonista, nel ruolo di Anna Battista, attrice di film erotici dalla psiche contorta. La pellicola però non ottiene successo, ma Asia non demorde e nel 2011 dirige “L’assenzio”, seguito nel 2004 da “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa”, tratto dall'omonimo romanzo di J.T. Leroy, presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al 57º Festival di Cannes. Nello stesso anno gira “The Keeper” di Paul Lynche  nel 2005 “Last Days”, con Gus Van Sant e “La terra dei morti viventi” di George A. Romero. Nel 2006, Sofia Coppola la vuole per “Marie Antoinette” e Tony Gatlif in “Transylvania”. Nel 2007 è sus set di “Go Go Tales” (2007), di Abel Ferrara, e l’attrice provocò scandalo perché in una scena bacia in bocca con passione un rottweiler. Nello stesso anno gira “La terza madre” diretta dal padre Dario Argento. Nell’agosto 2008 ha sposato il regista Michele Civetta dal quale ha avuto il suo secondogenito, Nicola Giovanni. Nel maggio 2013, i due si sono separati.

Le fiction di successo, “Incompresa” e il talent “Forte forte forte”

Nel 2011 gira la fiction “A sangue caldo” e ben 4 film: “Baciato dalla fortuna”, di Paolo Costella, “Gli sfiorati” per la regia di Matteo Rovere, “Cavalli” di Michele Rho e “Isole” di Stefano Chiantini. Nel 2012 è di nuovo al lavoro col padre in “Dracula 3D”, clamoroso flop al botteghino e distrutto dalla critica, ma la Argento continua a lavorare molto con registi stranieri, infatti gira film su film come “Do not disturb”(2012) di Yvan Attal e “Shongram”(2013) di Munsur Ali. In Italia, gira le due fiction di successo “Mafiosa, le clan” e “Rodolfo Valentino – La leggenda”, con Gabriel Garko. Nel 2013 viene pubblicato l'album “Total Entropy” da cui è estratto il singolo “Indifference”, scritto da Morgan e cantato con la Argento. Nel 2014 torna in cabina di regia per il film “Incompresa”, con Gabriel Garko e  Charlotte Gainsbourg, che però fallisce clamorosamente al botteghino. Nel gennaio scorso ha preso parte al talenti di Rai Uno “Forte forte forte”, di e con Raffaella Carrà, in veste di giudice.

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