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Attori francesi strapagati con soldi pubblici, è bufera sul cinema d’Oltralpe

Il produttore Vincent Maraval, in un articolo pubblicato su “Le Monde”, ha affermato che la maggior parte degli attori francesi ottiene come cachet milioni di euro di soldi pubblici e nessuno sembra batter ciglio. Almeno finora.
A cura di Ciro Brandi
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Jean Dujardin

“Gli attori francesi sono strapagati”. A dirlo, con un articolo sul quotidiano “Le Monde”, è uno dei più importanti addetti ai lavori, il famoso produttore Vincent Maraval, fondatore del distributore Wild Bunch. L’uomo si è reso protagonista di una polemica feroce che tuttora imperversa in Francia, dove il cinema è finanziato dai soldi pubblici e, in tempo di crisi come quello in cui versa l'economia europea, si sa, fatti di questo tipo sconvolgono l’opinione pubblica e provocano un certo clamore.

Marion Cotillard

Maraval, nel suo articolo, ha scritto che anche quando un film francese incassa poco rispetto a quelli made in USA, gli stipendi delle star sono comunque cinque volte più alti di alcuni illustri colleghi di Hollywood e fa anche nomi e cognomi dei fortunati: Dany Boon (“Sarà perché ti amo”, “Benvenuti al Sud”), Vincent Cassel, Marion Cotillard (“Midnight in Paris”, “Il cavaliere oscuro – il ritorno”), Jean Reno, Daniel Auteuil, Audrey Tatou e tantissimi altri ancora. Tutti questi artisti, quando girano film americani, chiedono cachet “normali” (che si aggirano comunque tra i 50 e i 200 mila euro) mentre se sono ingaggiati per una produzione in patria pretendono milioni. La risposta che si è dato Maraval è semplice e non fa una piega: il cinema francese è finanziato, oltre che da soldi pubblici, anche dalle televisioni, costrette per legge a investire nel cinema, ma con la possibilità d’imporre sempre e solo quella ventina di attori che vengono pagati in maniera spropositata.

Vincent Cassel

Il produttore non si è limitato ad accusare e a lanciare questo fastidioso e importante campanello d’allarme, ma ha suggerito anche una soluzione: fissare un cachet di 400 mila euro per gli attori e un po’ di più per i registi, ai quali comunque andrebbe una percentuale sugli incassi del film. Non si è fatta attendere la risposta dell’ex presidente del Centro Nazionale del Cinema Jérome Clément, il quale ha detto che gli attori menzionati da Maraval non si sono assolutamente arricchiti con i soldi pubblici e che certamente c’è qualcosa da rivedere nel rapporto tra televisioni e attori, ma comunque il cinema francese non è sul’orlo della crisi come quello spagnolo o italiano. Clément ha continuato dichiarando che attori come Jean Dujardin, premio Oscar per “The Artist”, sono apprezzatissimi e molto pagati anche in USA, non solo in patria. Ma ormai la bomba è stata lanciata e la querelle è ancora aperta.

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