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Auguri a Pupi Avati, il grande regista bolognese oggi compie 75 anni

La passione per il jazz, gli horror giovanili, le fantastiche commedie e i delicati drammi moderni. Tutto questo è Pupi Avati, il grande maestro bolognese che oggi compie 75 anni.
A cura di Ciro Brandi
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Il 3 novembre 1938 nasceva, a Bologna, uno dei più grandi registi italiani, Giuseppe Avati, in arte Pupi. E pensare che quando era giovanissimo voleva diventare musicista jazz, entrando a far parte della Doctor Dixie Jazz Band come clarinettista, ma vi rinunciò dopo l'ingresso di Lucio Dalla. Successivamente lavorò come rappresentante della Findus surgelati, ma poi arrivò l’illuminazione:  “” di Federico Fellini, che lo spinse sulla strada del cinema. Nel 1970 gira i suoi primi due film, grazie all’aiuto di un finanziatore misterioso: “Balsamus, l'uomo di Satana” e “Thomas e gli indemoniati”, due horror che non ebbero il successo sperato. Per nulla sfiduciato, dirige il suo terzo film, “La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone” (1975), seguito da “La casa dalle finestre che ridono” (1976), un altro horror, ma stavolta decisamente migliore dei primi due.

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Abbandonato l’horror, nel 1977, si da al musical ed esce “Bordella, censurato all'uscita, che vede tra gli interpreti anche un giovanissimo Christian De Sica. L’anno dopo, il regista diventa noto al grande pubblico in seguito alla messa in onda sulla RAI dello sceneggiato “Jazz Band”, che racconta la storia della Doctor Dixie Jazz Band, seguito da "Cinema!!!" e da “Dancing Paradise” del 1982 e “Accadde a Bologna” del 1983”, lavori televisivi apprezzatissimi dagli spettatori italiani.

Nel 1983, Avati passa alla commedia, dirigendo “Una gita scolastica, e poi torna al thriller-horror con “Zeder”, una fra le sue migliori opere secondo gli amanti del genere. Arriva poi il godibile “Regalo di Natale” (1986), che avrà poi un seguito nel 2004 intitolato “La rivincita di Natale”. Successivamente gira il thriller “L'amico d'infanzia” (1993), ambientato in USA e l'angosciante horror “L'arcano incantatore” (1996). Nel 2003 dopo un periodo di pausa, dirige “Il cuore altrove”  con Neri Marcorè e Vanessa Incontrada e nel 2005 la commedia romantica “Ma quando arrivano le ragazze?” e  “La seconda notte di nozze”, con Antonio Albanese e Katia Ricciarelli. Nel 2007 esce “La cena per farli conoscere”, con Diego Abatantuono, Francesca Neri e Violante Placido, e “Il nascondiglio”, horror con Laura Morante e nel 2010 il bellissimo “Una sconfinata giovinezza”.

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Nel 2011 ha presentato in concorso alla Festa del cinema di Roma il film “Il cuore grande delle ragazze”, con Micaela Ramazzotti e Cesare Cremonini. Poco tempo fa lo abbiamo visto recitare in un cameo nel film di Riccardo Milani “Benvenuto Presidente”, e in una recente intervista si è scagliato contro la vittoria di “Sacro Gra all’ultimo Festival di Venezia, ritenendolo inadeguato perché si tratta di un documentario e non di un lungometraggio. Attualmente, è impegnato nella produzione di “Un Ragazzo d’oro”, con Sharon Stone e Riccardo Scamarcio e chissà quanti altri progetti avrà in mente.

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