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BAFTA 2015, trionfano “Boyhood” e “La Teoria del Tutto”

Il film di Linklater conferma in toto le aspettative della vigilia, così come la pellicola che racconta la storia di Stephen Hawking. Grand Budapest Hotel deve accontentarsi di premi tecnici mentre resta a bocca asciutta Birdman.
A cura di A. P.
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I BAFTA sono probabilmente l'ultimo step antecedente a quello finale nel lungo percorso che porta all'ambita e oramai incipiente notte degli Oscar, che quest'anno verrà celebrata il 22 febbraio (ecco tutte le nomination). I premi assegnati dalla British Academy Film and Television Art alle opere cinematografiche più rilevanti della stagione in corso. E quest'anno, in maniera similare a quanto accadde l'anno scorso d'altronde, la manifestazione sembra aver confermato, in parte, quelle che saranno le decisioni e gli orientamenti degli Oscar.

Confermato innanzitutto il successo planetario e orizzontale di Boyhood, il film che aveva già ottenuti ampi riconoscimenti ai Golden Globe, che si è portato a casa i premi come miglior film e regia, senza contare il già annunciato riconoscimento a Patricia Arquette, migliore attrice non protagonista. E allo stesso tempo è pressoché analoga la modalità di riconoscimento dell'ultima opera di Wes Anderson, Grand Budapest Hotel, che raccoglie i principali premi tecnici, in un certo senso minori, facendo intuire come anche agli Oscar potrebbe essere fuori dalla corsa ai premi principali: ad Anderson i premi per costumi, scenografia, passando per il trucco, la migliore musica di Alexandre Desplat, e la sceneggiatura originale.

E pure i premi agli interpreti non hanno consegnato esiti differenti da quelli che i Golden Globe avevano anticipato un mese fa, con Julianne Moore premiata per Still Alice, Eddie Redmayne per La Teoria del Tutto e J. K. Simmons non protagonista in Whiplas. Gioia anche per Interstellar, il film di Nolan con Matthew McCounaghey che si porta a casa il premio per i Migliori Effetti Speciali, mentre La Teoria del Tutto ottiene il premio come Miglior Film britannico. L'unica nota stonata è quella di Birdman, la pellicola di Inarritu acclamata come tra le principali candidate ad essere premiate agli Oscar: il film con Michael Keaton è rimasto infatti a bocca asciutta.

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