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Carlo Verdone fa gli auguri a Renato Pozzetto ricordando “7 chili in 7 giorni”

Pozzetto compie 76 anni e a fargli gli auguri, tra gli altri, è anche il regista romano, che ricorda divertentissimi aneddoti sul set del film che li vide co protagonisti.
A cura di Andrea Parrella
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Renato Pozzetto compie oggi gli anni. L'attore di Laveno-Mombello festeggia i suoi 74 anni e a rendergli omaggio sono molti colleghi che lo hanno affiancato nelle esperienze cinematografiche che, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta in particolare, lo hanno affiancato in alcuni dei film più noti della recente commedia italiana. Tra questi, anche Carlo Verdone ha dedicato a pozzetto uno dei suoi ricordi cinematografici, evocando l'esperienza del film 7 chili in 7 giorni, film del 1986 diretto da Luca Verdone. Quello del regista romano è un ricordo preciso dei momenti di lavorazione della pellicola:

Compleanno di Renato Pozzetto.

Auguri amico caro! Ci vediamo poco ma ricordiamo sempre una divertente avventura condivisa insieme. Ed è sempre un piacere riabbracciarti.

"7 CHILI IIN 7 GIORNI" fu un mio titolo che regalai a mio fratello Luca, bravo documentarista, che si cimentava nella regia cinematografica.
I ricordi sono tanti: le continue improvvisazioni che portavano me e Renato ad interrompere la scena per tanti minuti a causa delle risate che esplodevano di colpo.

Ma quelle che esplodevano veramente erano le sedie di scena, erano talmente grossi quasi tutti che ogni tanto si sentiva un botto: un attore era per terra per aver disintegrato la sedia dove era seduto.
Ne furono rotte tante e qualcuno si fece anche molto male, ed io e Renato non riuscivamo ad aiutarli perché ci veniva, tanto per cambiare, da ridere.

In quel film successero tante cose, ne ricordo una eclatante.

A mezzanotte giravamo sulle dune di Ostia il seppellimento di un paziente, deceduto nella sauna.
Ad un certo punto mio fratello litiga con la allora fidanzata, se ne dissero di tutti i colori, e lei se ne va di notte lungo la spiaggia infuriata.
Mio fratello parte all'inseguimento.
La troupe si ferma, ci guardiamo tutti in faccia.
Io urlo nella notte lungo il litorale: "Lucaaaa !!! Ma vie' a gira' !!! Che lasci una troupe così ? …."

Si arrabbiò pure Renato. La notte era umida e fredda, dopo 45 minuti Luca non era tornato!
Nella disperazione c'era una troupe di 40 persone che smadonnava.
Presi coraggio e dissi: " Basta, la giro io!"
Un'acclamazione liberatoria accolse il mio annuncio, e in meno di un'ora la scena era stata fatta .
I macchinisti cominciarono con gli elettricisti a smontare tutto. Le luci si spensero e Pozzetto tornò al residence.

Ad un certo punto nel buio si sentì una voce col fiatone: "Pronti… Pronti tutti… Preparate il ciak! "
Il direttore di produzione urlò a Luca: "Preparate il pigiama, avemo finito".
Luca replicò:" Ma come ? … Ma non si fa così!"
Non ricevette risposta … se lo sarebbero mangiato vivo !

Nelle assurdità dei set può anche succedere una cosa del genere…. La follia pura.
L'importante fu che da quel giorno fu un soldatino di precisione.
Meno male…..

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