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Con Piccole bugie tra amici il cinema francese tenta il bis in Italia

Preparatevi ad immedesimarvi nelle storie di preoccupazioni, scoperte, bugie dei vari personaggi di questa nuova commedia del regista Guillaume Canet con cui il giovane artista francese riesce ad omaggiare, in modo semplice e moderno, “Il Grande Freddo” di Lawrence Kasdan, tracciando i profili di questi amici 40enni, apparentemente senza difetti.
A cura di Ciro Brandi
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Il giovane regista Guillaume Canet firma questa commedia nera che in  molti hanno accostato al “Grande Freddo” di Kasdan, dato che si gioca molto sui toni della nostalgia, ma in senso molto più blando rispetto al capolavoro di trent’anni fa. La pellicola risale al 2010 e con un cast di tutto rispetto, tenta di sbancare anche il botteghino italiano dopo quello francese (in patria ha superato i 6 milioni di spettatori). La pellicola è stata presentata due anni fa alla 5° edizione del Festival di Roma, fuori concorso e solo adesso arriva nei nostri cinema, grazie alla distribuzione di Lucky Red. Vediamo nei dettagli di cosa si tratta.

La trama

Piccole bugie tra amici

Il titolo originale è “Les petits mouchoirs”. Ludo (Jean Dujardin) rimane coinvolto in un incidente gravissimo nel quale rischia la morte. L’uomo si salva ma entra in coma. I suoi amici, scossi dall’accaduto ma rassicurati, egoisticamente, dal suo stato, decidono di partire lo stesso, come ogni anno, per le vacanze in Aquitania, dalle parti di Bordeaux, nella casa del più ricco di loro, l’albergatore Max (François Cluzet). Il gruppo intende rilassarsi al mare, con lunghe gite in barca, ma tornano a galla malesseri interiori sopiti per lungo tempo: incertezze, inquietudini, segreti e piccole bugie prendono il posto della spensieratezza ma non importa. D’altronde l’unico obiettivo, per tutti, era quello di fuggire, per un po’, dalla realtà quotidiana.

Il cast

Piccole bugie tra amici - Dujardin, Cluzet

Ludo è interpretato dal premio Oscar 2012, Jean Dujardin, miglior protagonista maschile per l’asso pigliatutto “The Artist”, mentre nei panni dell’albergatore Max troviamo il bravissimo e carismatico François Cluzet, visto recentemente nel “caso” cinematografico francese, “Quasi amici”, campione d’incassi assoluto delle scorse settimane anche nel nostro paese (si parla già di una “rivisitazione” americana con protagonista il grande Colin Firth!). La sensibile Marie è interpretata invece dalla stupenda Marion Cotillard, premio Oscar nel 2008 come attrice protagonista nel ruolo di Edith Piaf in “La vie en rose”. L’attrice sarà impegnata ne “Il cavaliere oscuro – il ritorno”, atteso al cinema per fine agosto. Gli altri amico sono interpretati da: Valérie Bonneton (Véronique), Benoit Magimel (Vincent), Pascal Arbillot, Laurent Lafitte (Antoine), Anne Marvin (Juliette) e Gilles Lellouche (Eric).

La nostra recensione

Quella raccontata da Canet (alla sua terza esperienza da regista dopo “Mon idole” del 2000 e “Non dirlo a nessuno” del 2002) è una storia già raccontata e vista al cinema, ma tuttavia la tecnica registica, supportata da un’ottima e scorrevole sceneggiatura, un cast assolutamente stellare, fanno si che questa “commedia” risulti piacevole e realistica, anche se dura più di 150 minuti (!). Ci s’immedesima molto nelle storie di ansie, preoccupazioni, scoperte, bugie e fragilità dei vari personaggi. Il regista riesce così ad omaggiare (soprattutto per la struttura narrativa), in modo semplice e moderno, “Il Grande Freddo” di Lawrence Kasdan, tracciando i profili di questi amici 40enni, apparentemente senza difetti, lontani dalla crisi economica (ricordiamo che il film è uscito in Francia nel 2010), ma in realtà pieni di “zone oscure” che tengono ben nascoste indossando maschere che si scioglieranno come cera nel corso del film. Alla fine si ride, ci si commuove e si riflette, senza mai annoiarsi. Da vedere.

Voto: 7 ½

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