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Crazy, Stupid, Love, [la recensione]

Cal Weaver (Steve Carelle) è un uomo che ha tutto nella vita, una bella casa, un buon lavoro, una moglie e due adorabili figli. Ma il suo mondo crolla miseramente, quando la moglie Emily (Julianne Moore) gli chiede improvvisamente il divorzio.
A cura di Ciro Brandi
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La pellicola è splendidamente diretta da Glenn Ficarra e John Requa (“Babbo Bastardo”), con un cast favoloso: Steve Carell, Ryan Gosling, Julianne Moore ed Emma Stone.

Cal Weaver (Steve Carelle) è un uomo che ha tutto nella vita, una bella casa, un buon lavoro, una moglie e due adorabili figli. Ma il suo mondo crolla miseramente, quando la moglie Emily (Julianne Moore) gli chiede improvvisamente il divorzio. Spiazzato, Cal si ritrova a gestire una nuova vita, impreparato i ritmi moderni dei rapporti interpersonali. Grazie all'aiuto dell'affascinante sciupafemmine Jacob Palmer (Ryan Gosling), Cal riesce a crearsi una nuova immagine e a interagire con l'altro sesso. Alla ricerca di stabilità, Cal capisce che l'unica soluzione è riconquistare la moglie e la sua famiglia, nel frattempo Jacob sembra pronto a togliersi l'immagine di playboy e impegnarsi seriamente con Hannah (Emma Stone).

Ci troviamo di fronte ad una commedia veramente deliziosa e ben fatta. Lontanissima dall’essere sboccata o volgare (vedi “Una Notte da Leoni 2” o “Bad Teacher”), il film mescola tutte le parti migliori dei film sul genere che abbiamo visto negli ultimi anni: gag riuscitissime, storie “particolari” di amore e amicizia, romanticismo, solitudine, ansie, risate e humour cattivo ma non troppo.

Crazy, Stupid, Love”, pur trattando con leggerezza il tema dell’amore da riconquistare o da coltivare, tratta i sentimenti in maniera universale e trasversale, coinvolgendo più generazioni, in un mix d’ironia, malinconia e delicatezza. Che dire del cast? Tutti eccezionali! Steve Carell, ormai a suo agio nei panni dello sfigatello di turno, è assolutamente grandioso e, in alcune scene, anche commovente. Le interpreti femminili qui hanno il pugno di ferro, non si piegano davanti ai maschi e, cercano invece di aiutarli a superare le loro debolezze. Da notare la martellante colonna sonora, composta da quasi 40 canzoni!

Un bel passo indietro per Hollywood, che finalmente sembra essersi accorta che il successo di una commedia non lo fanno sempre le parolacce o le scene di sesso. E badate, abbiamo detto “non sempre”!

Voto: 8

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