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Curiosità “Innamorato pazzo”: il set fu galeotto per Adriano Celentano e Ornella Muti

Il film di Castellano e Pipolo, del 1981, vede Celentano nei panni di Barnaba, autista di autobus che farà di tutto per conquistare il cuore della principessa Cristina (Ornella Muti), in visita diplomatica a Roma con tutta la famiglia reale. Il film ebbe un successo clamoroso al botteghino, grazie alla storia da fiaba e all’alchimia tra i due protagonisti. Ma ci sono 5 cose che probabilmente non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Innamorato pazzo”, il film di Castellano e Pipolo, del 1981, con Adriano Celentano e Ornella Muti è come una calamita che catalizza l’attenzione di milioni di spettatori ogni volta che viene programmato in televisione. Per quei pochi che non conoscessero ancora la storia, la protagonista femminile è Cristina (Muti), figlia del re Gustavo di Saint Tulipe, a Roma in missione diplomatica. Il re è venuto nella Capitale a chiedere un grosso prestito per risanare le finanze del suo piccolo Stato, ma la principessa si annoia e, un giorno, sfugge ai controlli e si ritrova su un autobus guidato dal folle e affascinante Barnaba Cecchini.

Cupido scocca la sua freccia e Barnaba le fa vedere i posti più belli di Roma, dichiarandole il suo amore. L’autista la riaccompagnerà all’ambasciata, ancora ignaro della vera identità della ragazza. Ma sarà proprio lui a trovare una soluzione al problema del papà e a conquistare la fiducia e l’amore della bella Cristina. La pellicola fu un grandissimo successo di pubblico e critica, così come lo era stato “Il bisbetico domato”, del 1980, diretto sempre da Castellano e Pipolo e con gli stessi protagonisti. Ci sono, però, 5 curiosità che probabilmente ancora non sapevate.

1. Saint Tulipe come il Principato di Monaco

La famiglia reale di Saint Tulipe è facilmente rapportabile a quella di Monaco. Re Gustavo (Adolfo Cieli), sua moglie Betsy (Milla Sannoner) e Cristina, riprendono molti tratti di Ranieri di Monaco, Grace Kelly e della loro figlia Carolina, senza tralasciare il fatto che anche a Saint Tulipe c’è un famoso casinò.

2. La serenata ispirata a “Il Barbiere di Siviglia”

Il brano che sentiamo durante la famosa scena della serenata è una rivisitazione molto originale di uno dei pezzi dell’opera “Il Barbiere di Siviglia” (“Largo al factotum”), di Gioacchino Rossini, scritta da Castellano e Pipolo con la collaborazione del grande Bruno Zambrini, compositore dell’intera colonna sonora.

3. Il flirt tra Celentano e Ornella Muti

All’epoca delle riprese, alcuni paparazzi scattarono delle foto ai due protagonisti, durante un ciak e l’altro, in cui tra Celentano e la Muti si percepiva una complicità speciale. Nel 2014, sarà lo stesso Molleggiato a dichiarare di avere avuto un flirt con l’attrice proprio in quel periodo. La Muti ha confermato, aggiungendo che è stato l’unico episodio d’infedeltà durante la sua lunga storia d’amore con Federico Facchinetti, padre di due dei suoi tre figli, col quale convolò a nozze nel 1988.

4. La via reale della sequenza finale

La sequenza finale, quando la popolazione lancia i biglietti da 10.000 lire (naturalmente finti) ai sovrani di S. Tulipe non è stata girata a Roma, ma in Via Volta, a Como. Anche la Villa che vediamo nel film affaccia sul lago di Como e si tratta di Villa Olmo.

5. Il condominio de “La banda degli onesti”

Il condominio dove abita Barnaba/Celentano è lo stesso stabile dove il regista Camillo Mastrocinque ambientò il cult “La banda degli onesti”, del 1956, con Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia. Si trova, precisamene, in Viale delle Milizie 76, a Roma.

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