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Disney, tremano gli studios: licenziamenti in arrivo?

L’agenzia Reuters parla di tagli e riduzioni del personale in tutte le divisioni della media company, programmate per il 2013 in nome dell’efficienza e del contenimento dei costi. “Meno film e più produzioni esterne” sarebbe la strategia adottata per il cinema.
A cura di Maura Corrado
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Michelle Obama And Disney CEO Robert Iger Hold News Conference On Disney's Nutritional Guidelines

E' tempo di spending review anche in casa Disney. Un lancio di poche ore fa dell'agenzia Reuters, infatti, parla di tagli e licenziamenti programmati dal colosso dell'entertainment per il 2013. La crisi non è ancora finita e anche alle grandi compagnie con profitti da capogiro tocca ‘tirare la cinghia'. Nello specifico, si fa riferimento ad esuberi di personale in quei settori in cui il progresso tecnologico è stato tale da non richiedere più il lavoro umano e dell'eliminazione di tutto ciò che costituisce un doppione o un'eccedenza. I licenziamenti, non ancora quantificati, potrebbero riguardare tutte le divisioni della compagnia: si va dai parchi tematici ai videogiochi, passando per il cinema e la musica.

Negli ultimi anni gli investimenti più consistenti della Walt Disney Co. hanno riguardato proprio il potenziamento dei parchi, l'acquisizione della Marvel e della Lucasfilm, l'acquisto dei diritti legati alle principali manifestazioni sportive (uno dei costi più pesanti per la compagnia) per il network Espn e il lancio di navi da crociera. Bob Iger, Ceo della media company, ha definito il 2013 "un anno di transizione". Se la notizia diffusa dalla Reuters trovasse conferma, si tratterebbe della terza ondata di licenziamenti in tre anni: nel 2011, a perdere il lavoro, furono in 200 nel settore dei videogames. Lo scorso settembre altri 50 impiegati sono stati licenziati in seguito alla ristrutturazione della Disney Interactive (che comprende, per l'appunto, anche i giochi da console), una delle divisioni che registrava le perdite più consistenti.

Gli studios vengono indicati come uno dei target principali di questa nuova ristrutturazione aziendale, studiata in nome dell'efficienza e del contenimento dei costi (anche se una delle fonti della Reuters si limita a parlare di "congelamento delle nuove assunzioni"). "Meno film e più produzioni esterne (come quelle affidate alla DreamWorks di Steven Spielberg)" sembra essere la strategia adottata per il 2013. In attesa di una dichiarazione ufficiale da parte della Disney, l'Oscar per la battuta più divertente sul web se l'aggiudica il Los Angeles Times: "I nani di Biancaneve diventeranno sei?".

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