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È morta Laura Antonelli, la Malizia del cinema

È morta a Ladispoli all’età di 74 anni l’attrice Laura Antonelli. Grandissima diva del cinema degli anni Settanta ed Ottanta, raggiunse una popolarità incredibile con “Malizia” per poi inabissarsi tra depressione e problemi di droga. Lino Banfi fece un appello per lei: “Aiutatela a vivere una vita dignitosa”.
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È morta a Ladispoli all'età di 74 anni l'attrice Laura Antonelli. Il suo corpo è stato trovato senza vita dalla sua badante, sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri e non è stato ancora possibile stabilire l'ora precisa del decesso. Grandissima diva del cinema degli anni Settanta ed Ottanta, raggiunse una popolarità incredibile con "Malizia" per poi inabissarsi tra depressione e problemi di droga. Una notizia che stringe il cuore per un personaggio che è stato incredibilmente popolare e importante nell'immaginario collettivo tutto italiano. Nata il 28 novembre 1941 a Pola, città dell'Istria, faceva parte delle "bellissime quattro" italiane che venivano dalla regione istriana, con Alida Valli Sylva Koscina e Femi Benussi. Esordisce in piccoli ruoli nella metà degli anni Sessanta poi diventa protagonista recitando al fianco di Lando Buzzanca in "Il Merlo Maschio" per la regia di Pasquale Festa Campanile.

Laura Antonelli in Malizia, il successo

Sarà nel 1973 che il volto (e il corpo) di Laura Antonelli diventano indelebili ed entrano nella storia del cinema. Con "Malizia" di Salvatore Samperi, Laura Antonelli da scandalo e fa incassare al cinema 6 miliardi di lire alla produzione, che si regala così l'ingresso nella lista dei "cult movie" più belli della storia del cinema. Per l'interpretazione di Angela la Barbera, la conturbante domestica di una famiglia benestante di Agrigento, Laura Antonelli riceve un Nastro d'Argento.

Malizia è un film tutto sommato casto, per quelli che sono gli standard di oggi. Infatti, Laura Antonelli si spoglia completamente soltanto dopo 70 minuti di film e, nonostante questo, la pellicola è stata tagliata e trasmessa sempre censurata in televisione. Di quel film ricordiamo scene che sono entrate nel cliché delle situazioni sexy, del resto la stessa pellicola ha poi ispirato ed aperto l'epoca d'oro delle commedie sexy all'italiana. Scene quali quelle della domestica che sale su una scala o su una sedia, per pulire l'angolo più alto di un armadio lasciando intravedere qualcosa dalla sua gonna, oppure le classiche scene di chi guarda una donna che si spoglia dal buco della serratura.

Lo scandalo e l'arresto per droga

Dopo una serie di titoli di medio successo, rimasti nella storia della commedia all'italiana come "Grandi Magazzini", "Rimini Rimini" e "Roba da Ricchi", Laura Antonelli conosce un periodo di crisi e di flop al botteghino, culminato per ironia della sorte proprio con il sequel del film che le aprì le porte del successo, "Malizia 2000". La notte del 27 aprile 1991 vengono trovati 36 grammi di cocaina nella sua villa a Cerveteri, l'attrice sarà così arrestata da Carabinieri, condannata a tre anni e sei mesi di carcere per spaccio di stupefacenti. Nove anni dopo, la Corte d'appello di Roma le riconosce di essere consumatrice abituale, ma non spacciatrice. Con la nuova Legge Italiana, Laura Antonelli sarà prosciolta in quanto il consumo per uso personale non è più considerato un reato.

Ma dalle ripercussioni della vicenda legale, Laura Antonelli non riuscirà più a riprendersi lasciandola scivolare in una condizione di grande sofferenza, che la porteranno al ricovero presso il centro d'igiene mentale di Civitavecchia. Lino Banfi fece un appello per lei, disse: "Aiutatela a vivere una vita dignitosa". Nel 2003 riceverà un risarcimento di diecimila euro, cifra considerata da subito iniquia, così il caso giudiziario arriva alla Corte Suprema dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, dove nel 2006 le saranno riconosciuti 108 000 euro, più gli interessi, per i danni di salute e di immagine.

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