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È morto Gian Luigi Rondi, il critico che diede il via ai David di Donatello

È morto all’età di 95 anni il critico cinematografico, tra i migliori della storia italiana, che promosse e diede il via al prestigioso premio nazionale. Ha partecipato anche all’ultima rivoluzione messa in atto da Sky: “Ma non mi stancherò mai di ringraziare la Rai”.
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È morto all'età dio 95 anni il critico cinematografico Gian Luigi Rondi. Fu tra i primi a promuovere e inventare una manifestazione come i David di Donatello, anche se in una recente intervista al Corriere della Sera precisò di essere entrato nel consiglio solo alla terza edizione. Una vita intera spesa per il cinema, un punto di riferimento per tanti del settore e per gli operatori culturali tout court.

È stato Presidente della Biennale di Venezia dal 1993 al 1997, è stato Presidente della Fondazione Cinema per Roma dal 2008 al 2012 ed era uno degli ospiti fissi di "Cinematografo", la trasmissione dedicata alla settima arte condotta da Gigi Marzullo. Originario della Valtellina, si laurea nel 1945 in Giurisprudenza ed è già una firma per "Voce Operaia", organo del Movimento dei Cattolici Comunisti. Dirige la rivista Teatro collaborando con Silvio D'Amico per la redazione dell'Enciclopedia dello Spettacolo. Nel 1948 è corrispondente per Le Figaro poi per i periodici Cinémonde, Le Film Français ed il belga Cinérevue.

Gli ultimi David firmati Sky

Nell'intervista di Paolo Mereghetti per il Corriere della Sera, pubblicata il marzo scorso, Gian Luigi Rondi anticipava quella che sarebbe stata la struttura dei David di Donatello in versione Sky, cerimonia che ha avuto nuovo smalto e grande successo. Si mostrava felice per il cambio di passo mostrando però gratitudine alla Rai, che si è occupata dei David per ben 59 anni:

Dopo 59 anni di premiazioni con la Rai, che non mi stancherò mai di ringraziare, quest’anno il Consiglio direttivo ha accettato la proposta di Sky che non solo organizzerà la serata dei premi il 18 aprile, con Alessandro Cattelan e Francesco Castelnuovo, ma programmerà una lunga carrellata di film italiani premiati in passato dai David. Proprio come prevede lo statuto dei premi, creati in funzione della diffusione dei film italiani.

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