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E’ stato il figlio, Daniele Ciprì è il primo italiano in concorso a Venezia 69

Il regista Daniele Ciprì porta a Venezia la storia – basata su fatti realmente accaduti a Palermo negli anni ’70 – della “strana” famiglia Ciraulo, capitanata da uno straordinario Toni Servillo.
A cura di Ciro Brandi
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Toni Servillo

L’inizio del mese di settembre segna l’esordio a Venezia 69 del primo degli italiani in concorso (gli altri sono “Bella addormentata” di Marco Bellocchio e “Un giorno speciale” di Francesca Comencini). Stiamo parlando di Daniele Ciprì, regista, sceneggiatore, direttore della fotografia e montatore palermitano, noto al pubblico per il lavoro in coppia con Franco Maresco in film come “Il ritorno di Cagliostro”(2003), “Come inguaiammo il cinema italiano – La vera storia di Franco e Ciccio”(2004) e “Era una volta”(2008). Il titolo della pellicola presentata a Venezia è “E’ stato il figlio”, tratta dall’omonimo romanzo omonimo di Roberto Alajmo. Nel cast troviamo lo spettacolare Toni Servillo (protagonista anche del film di Bellocchio), Giselda Volodi, Alfredo Castro e Fabrizio Falco.

La storia, basata su fatti realmente accaduti nella Palermo degli anni Settanta, è incentrata sulle vicende della famiglia Ciraulo, persone un

E' stato il figlio

po’ “particolari”. Nicola Ciraulo (Servillo) vive con la moglie Loredana (Volodi) e i figli Tancredi e Serenella, insieme ai nonni Fonzio (Benedetto Ranelli) e Rosa (Aurora Quattrocchi), in uno stato di continua precarietà. La famiglia decide di acquistare una grossa auto, una Mercedes, utilizzando il denaro ottenuto come risarcimento dallo Stato, a causa della morte della figlia Serenella, colpita da un proiettile vagante. Questo denaro, però, tarda ad arrivare e la famiglia si dà alle spesse pazze, chiedendo prestiti ad un usuraio. Quando la somma arriva, ormai è molto ridotta rispetto alla cifra iniziale e i Ciraulo, comunque, non sanno gestirla. L’auto, unico bene di lusso che hanno comprato, diventerà per loro il simbolo della “miseria della ricchezza”, ostentazione esteriore e rovina interiore. Una curiosità: La pellicola è stata girata a Brindisi, in alcuni quartieri popolari della città, nei cantieri navali e sulla spiaggia, trasformati nella Kalsa di Palermo, uno dei quattro rioni storici della città siciliana. Il film sarà proiettato oggi alle 16:45, nella Sala Grande e potremo vederlo nelle sale a partire dal 14 settembre, distribuito dalla Fandango, coprodotto da Passione e Babe Films, in collaborazione con Rai Cinema, Palomar e Aleteia Communication Faro Film.

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