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“Fantasia”, il magico cult Disney festeggia 75 anni

Il 13 novembre del 1940, “Fantasia” usciva nelle sale di New York e, ad oggi, è uno dei classici più grandi e ambiziosi, voluto proprio dal leggendario Walt Disney. Otto episodi, incorniciati da sinfonie fantastiche, compongono questo viaggio sensoriale che parte da temi e figure astratte, proseguendo con l’origine della Terra, fino alle figure mitiche dell’antica Grecia e agli spiriti maligni dell’ultima parte, che si conclude con l’apertura alla luce dell’alba.
A cura di Ciro Brandi
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Il 13 novembre 1940, “Fantasia”, terzo classico Disney, sbarcava nelle sale di New York, precisamente al Broadway Theatre, e in poche sale di altre tredici città statunitensi. Il film arriva, cronologicamente, dopo “Biancaneve e i sette nani”(1937) e “Pinocchio”(23 febbraio 1940), ed è diretto da vari registi, capitanati da Joe Grant e Dick Huemer. In Italia, venne distribuito solo 6 anni dopo, esattamente il 12 aprile 1946, e fu il primo classico ad essere distribuito nel nostro paese dopo il secondo conflitto mondiale. La pellicola rappresenta uno dei progetti più grandi e ambiziosi della casa di produzione creata da Walt Disney e, inizialmente, non fu un successo al botteghino. Solo con gli anni è diventato un cult e riconosciuto come un prodotto di altissima qualità artistica. Al film ci lavorarono più di mille artisti e tecnici specializzati, al fine di realizzare più di 500 diversi personaggi, svariate ambientazioni e musiche perfettamente aderenti ai mondi fantastici che si voleva rappresentare.

Otto magici episodi incorniciati dal Fantasound

Il film si compone di 8 episodi (“Toccata e fuga in Re minore”, “Lo schiaccianoci”, “L’apprendista stregone”, “La sagra della primavera”, “Intervallo/Incontra la Colonna Sonora”, “Sinfonia n°6”, “Danza delle ore” e “Una notte sul Monte Calvo”) e tutto partì proprio dal desiderio del grande Walt Disney di riportare in auge la popolarità del personaggio di Topolino, un tantino affievolitasi in quegli anni. Il risultato è un’immensa opera che mescola musica classica, stupende immagini astratte e film d’animazione. Le stesse immagini sono fuse con la musica, anche se non c’è da stupirsi, dato che “Fantasia” è il primo film della storia del cinema ad utilizzare il suono stereofonico, denominato “Fantasound”, da J.N.A. Hawkins. I pezzi di musica classica sono diretti da Leopold Stokowski con l’Orchestra di Philadelphia e i lavori iniziarono partendo proprio dall’episodio “L’apprendista stregone”, nel 1938. A dirigerlo c’era Paul Dukas e la storia si basava sulla celebre ballata di Goethe, del 1797. Il protagonista è Topolino, apprendista dello stregone Yen Sid, che inizia a provare alcuni trucchi magici, ma finisce per combinare solo guai, non sapendoli controllare. Gli altissimi costi di produzione di questo singolo episodio, spinsero Disney e i suoi collaboratori ad includerne altri, perchè era impensabile recuperare migliaia di dollari solo con quel breve corto.

L’orchestra nelle sale cinematografiche

Il desiderio maggiore di Walt Disney – oltre a quello di “risanare” la popolarità di Topolino – era anche quello di far sentire gli spettatori al centro delle straordinarie sinfonie dell’orchestra di Philadelphia, proprio come se i musicisti fossero in sala con loro. Proprio per questo motivo, Disney contattò David Sarnoff della RCA per fargli creare l’innovativo, e già citato, Fantasound, con un budget di 200 mila dollari. Il sistema audio stereofonico permetteva la registrazione multitraccia e la riduzione di qualsiasi tipo di rumore, rendendo la musica limpida e avvolgente. Nel 1957, fu rilasciato un set di tre LP con la colonna sonora del film, ma solo in 16 paesi. Nel 1991, invece, venne rimasterizzata in doppio cd (quasi due ore di musica) e riuscì a vendere più di 100 mila copie.

“Fantasia”, un viaggio sensoriale senza eguali

Negli otto episodi del film, lo spettatore viene portato in una sorta di viaggio sensoriale, partendo da temi e figure astratte, proseguendo con l’alternarsi delle stagioni e l’origine della Terra, fino alle figure mitiche dell’antica Grecia e al cupo ultimo episodio (“Una notte sul Monte Calvo”), incentrato su spiriti maligni e anime inquiete, che però, alla fine, fanno spazio alla luce. Naturalmente, oltre alle critiche entusiastiche della maggior parte della critica specializzata, ci sono stati anche pareri negativi che evidenziavano, soprattutto: l’eccessiva lunghezza; il fatto di non essere adatto ad un pubblico di bambini (fatta eccezione forse per l’episodio de “L’apprendista stregone”) e che le immagini distraessero troppo dalle meravigliose musiche, un vero e proprio concerto che ha fatto la felicità degli amanti della musica classica.

Le varie edizioni, il DVD e “Fantasia 2000”

Come dicevamo all’inizio, la pellicola è stata ridistribuita varie volte e, per le edizioni del 1982 e 1985, la Disney decise di rivoluzionare completamente la colonna sonora, assoldando il famoso compositore Irwin Kostal. Nel 1990, invece, in occasione del 50° anniversario dalla sua uscita, “Fantasia” fu rilasciato nuovamente nella versione tradizionale. La distribuzione in DVD, invece, risale al dicembre del 2000, mentre il 17 dicembre del 1999, Ray E. Disney, nipote del leggendario Walt, fece uscire nelle sale “Fantasia 2000”, composto da 7 nuovi episodi (ad eccezione de “L’apprendista stregone”, unica parte mantenuta dalla pellicola del 1940), con la colonna sonora affidata alla Chicago Symphony Orchestra, diretta da James Levine. Che dire, recuperatelo, qualora non l’aveste ancora visto, per un meraviglioso tuffo nell’arte.

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