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Festival di Berlino 2017: attesi “Logan” e “Trainspotting 2”ma nessun italiano in gara

La prestigiosa kermesse tedesca si terrà dal 9 al 19 febbraio e le pellicole in concorso saranno 18. Se l’anno scorso Rosi trionfava con “Fuocoammare”, stavolta, putroppo non ci sono film italiani in gara, anche se Milena Canonero riceverà l’Orso d’Oro alla carriera. Molto attese, invece, sono le anteprime di “Logan” e “Trainspotting 2”.
A cura di Ciro Brandi
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Mancano ormai pochi giorni all'inizio del Festival di Berlino 2017, che si terrà nella capitale tedesca tra il 9 e il 19 febbraio. Le pellicole in programma in questa 67esima edizione sono tantissime, anche se non c’è nessun italiano in concorso. Se pensiamo che l’anno scorso l’Orso d’Oro è andato “Fuocoammare”, di Francesco Rosi, risulta un po' strano, ma comunque gli italiani potranno consolarsi con la nomination del documentario agli Oscar 2017 e con l'Orso d'Oro alla carriera alla grande costumista Milena Canonero (4 volte premio Oscar). Il Presidente Paul Verhoeven e i membri della Giuria ufficiale, formata da Maggie Gyllenhaal, Julia Jentsch, Diego Luna, Wang Quan’an, Dora Bouchoucha Fourati e Olafur Eliasson dovranno scegliere il vincitore tra 18 film di grandi registi provenienti da tutto il mondo, ma c’è molta attesa anche per le anteprime internazionali e per le pellicole presenti nelle altre sezioni.

“Trainspotting 2” e “Logan” tra i film più attesi

Ad aprire le danze ci penserà il regista francese Etienne Comar con il suo “Django”, film biografico sulla storia del chitarrista e compositore Django Reinhardt mentre, tra le anteprime internazionali più attese, ci sono “Trainspotting 2”, di Danny Boyle e “Logan”, per la regia di James Mangold con protagonista Hugh Jackman. Molta attesa anche per “Final portrait”, diretto da Stanley Tucci, presentato fuori concorso ed “El Bar”, dello spagnolo Álex de la Iglesia. Tra i film in concorso, sono da tenere d’occhio “The Dinner”, di Oren Moverman; “Joaquim”, diretto da Marcelo Gomes e “The Party”, di Sally Potter. Di seguito, tutti i film in concorso, quelli fuori e le sezioni Berlinale Special 2017 e Berlinale Special Series, mentre per le altre – Panorama e Forum – potete consultare il sito ufficiale www.berlinale.de.

Competition 2017

Ana, mon amour di Călin Peter Netzer (Romania / Germany / France)

Bamui haebyun-eoseo honja (On the Beach at Night Alone) di Hong Sangsoo (Republic of Korea – South Korea)

Beuys di Andres Veiel (Germany) – Documentary

Colo di Teresa Villaverde (Portugal / France)

The Dinner di Oren Moverman (USA)

Django di Etienne Comar (France) – First feature

Félicité di Alain Gomis (France / Senegal / Belgium / Germany / Lebanon)

Hao ji le (Have a Nice Day) di Liu Jian (People’s Republic of China) – Animation

Helle Nächte (Bright Nights) di Thomas Arslan (Germany / Norway)

Joaquim di Marcelo Gomes (Brazil / Portugal)

Mr. Long di Sabu (Japan / Hong Kong, China / Taiwan / Germany)

The Party di Sally Potter (United Kingdom)

Pokot (Spoor) di Agnieszka Holland (Poland / Germany / Czech Republic / Sweden / Slovakian Republic)

Return to Montauk di Volker Schlöndorff (France / Germany / Ireland)

Teströl és lélekröl (On Body and Soul) di Ildikó Enyedi (Hungary)

Toivon tuolla puolen (The Other Side of Hope) di Aki Kaurismäki (Finland / Germany)

Una mujer fantástica (A Fantastic Woman) di Sebastián Lelio (Chile / USA / Germany / Spain)

Wilde Maus (Wild Mouse) di Josef Hader (Austria) – First feature

Fuori concorso

El bar (The Bar) di Álex de la Iglesia (Spain)

Final Portrait di Stanley Tucci (United Kingdom / France)

Logan di James Mangold (USA)

Sage femme (The Midwife) di Martin Provost (France / Belgium)

T2 Trainspotting di Danny Boyle (United Kingdom)

Viceroy’s House di Gurinder Chadha (India / United Kingdom)

Berlinale Special 2017

Acht Stunden sind kein Tag di Rainer Werner Fassbinder (RFT 1972)

The Bomb di Kevin Ford, Smriti Keshari, Eric Schlosser (USA)

Es war einmal in Deutschland… di Sam Garbarski (Germania, Lussemburgo, Belgio)

In Zeiten des abnehmenden Lichts di Matti Geschonneck (Germania)

La libertad del diablo di Everardo González (Messico) – documentario

La Reina de España di Fernando Trueba (Spagna)

Le jeune Karl Marx di Raoul Peck (Francia, Germania, Belgio)

The Lost City of Z di James Gray (USA)

A Prominent Patient di Julius Ševčík (Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca)

Maudie di Aisling Walsh (Canada, Irlanda)

Close Up di Abbas Kiarostami (Iran, 1990)

The Trial: The State of Russia vs Oleg Sentsov di Askold Kurov (Estonia, Polonia, Repubblica Ceca) – documentario

Últimos días en La Habana di Fernando Pérez (Cuba, Spagna)

Berlinale Special Series

4 Blocks di Marvin Kren (Germania)

Below The Surface di Kasper Barfoed (Danimarca, Germania)

Black Spot di Mathieu Missoffe,Thierry Poiraud, Julien Despaux (Francia, Belgio)

Der Gleiche Himmel di Paula Milne, Oliver Hirschbiegel (Germania, Repubblica Ceca)

Patriot di Steve Conrad (USA, Repubblica Ceca)

SS-GB di Philipp Kadelbach (UK)

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