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Gian Maria Volonté da lezioni agli attori

È stato un vero rivoluzionario del nostro cinema, numerosi sono gli aneddoti che si raccontano di lui, lo citiamo oggi con una bellissima scena.
A cura di Fanpage Admin
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Gian Maria Volonte da lezioni agli attori

È il camaleonte della propria idea, non adatta a nulla di banale i propri personaggi, ma cerca radici profonde in modi di fare quotidiani delle persone quotidiane, parlo dello straordinario talento di un attore che si chiama Gian Maria Volontè.

Numerosi i riconoscimenti più che all’attore Volotè vanno ai suoi personaggi e allo studio che portano a questi, sempre molto complesso e approfondito, tanto da ribaltarne la personalità e fare posto a quell’autentico miracolo che sono le sue interpretazioni. Orso d'argento per Il caso Moro, miglior attore al festival di Cannes per La morte di Mario Ricci, due david di donatello per Porte aperte e Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (il film vince anche un oscar), e tre nastri d’argento, pardo d’onore al festival di Locarno e leone alla carriera al festival di Venezia.

Volonté diviene popolarissimo all’estero attraverso il cinema di Sergio Leone Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più, ma memorabili sono i film di Elio Petri in cui lui è protagonista A ciascuno il suo e Todo modo, dove assieme a Leonardo Sciascia, autore dei romanzi che ispirano i film, i tre creano un sodalizio importante per il nostro cinema d’autore.

Mentre con i registi Rosi e con Montaldo e Ferrara, Gian Maria impone un modo nuovo di fare il cinema in italia, un nuovo genere, il film Politico: Sacco e Vanzetti, Il caso Mattei, Il caso Moroi, Lucky Luciano, Cristo si è fermato a Eboli, Giordano Bruno. Volonté era un anti borghese, la sua etica gli vietava di fare un certo cinema se non si trattava di cinema civile, numerosi sono i rifiuti di ruoli (anche pagati il triplo del proprio cachè) in film che secondo l’attore remavano contro la sua missione, ovvero la lotta di classe e la denuncia del sistema totalitario dell’italia di allora.

La massima stima si deve a questo attore che ha si inventato e regalato emozioni con il suo cinismo e la propria ironia, ma è stato un esempio da seguire per attori non solo italiani, è stato un vero cavallo di razza e mi piace ricordare la famosa scena di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” in cui gridava allo studente “tu non sei un cavallo” ecco di fronte a Volontè gli attori di oggi (salvo qualcuno) mi appaiono tutti dei ronzini.

Sailor

Gian Maria Volonté tu non sei un cavallo
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