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Giannini: “Il segreto di Mastroianni? non capire i film che faceva”

L’attore, impegnato nella promozione del suo film in uscita, è stato ospite dell’ultima puntata di Quelli che.. su Rai2. Dopo un omaggio a Mariangela Melato, ha raccontato aneddoti su Marcello Mastroianni e Marlon Brando.
A cura di Andrea Parrella
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Giancarlo Giannini, ospite di Victoria Cabello, ha partecipato a Quelli che.. per presentare il prossimo film"Ti ho cercata in tutti i necrolog"i, di cui è produttore, regista e protagonista. La conversazione è stata molto divertente e Giancarlo Giannini ha dimostrato di saper stare al gioco, abbattendo sin dall'inizio l'idea che potesse essere pedante e non accettare lo scherzo. Il Trio Medusa ha ricordato come, qualche anno fa, fosse stato uno di quelli prestatisi volontariamente, a Venezia, a riprodurre il proverbiale balletto di John Travolta in Pulp Fiction, chiudendo la gag con un icastico: "Quante boiate che fate!". Nell'atmosfera ilare dello studio, tra le tante cose, era immancabile un omaggio alla grande Mariangela Melato, scomparsa qualche mese fa, con la quale Giannini ebe un lungo sodalizio artistico, per film come "Mimì Metallurgico"  e l'indimenticabile "Travolti in un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto". Giannini ha concluso dicendo: "Con la scomparsa di Mariangela l'Italia ha perso tantissimo. Tutti noi abbiamo perso qualcosa".

Poi la Cabello ha indirizzato la conversazione sui tanti attori italiani e internazionali con i quali Giannini abbia avuto modo di collaborare durante la sua carriera. Su tutti, ad esempio, Marcello Mastroianni. Quindi l'attore ha rivelato una curiosità divertente:

Il segreto di Marcello era non capire mai i film che faceva. Una volta mi raggiunse sul set e, parlando con un'attrice preoccupata di non afferrare alcune idee del regista le disse ‘Ma cara mia non preoccuparti, io non capisco mai nulla dei film che faccio'.

E l'attore ha continuato citando anche alcuni grandissimi personaggi internazionali: "Vale lo stesso per Marlon Brando, che mi disse ‘Il trucco che uso io è non leggere i copioni', noi a volte vediamo alcune inquadrature nella quali Brando guarda in un'altra direzione e pensiamo al genio dell'attore, in realtà sta probabilmente leggendo quello che deve dire".

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