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Gino Bramieri, 20 anni senza il grande mattatore dello spettacolo italiano

Il 18 giugno 1996 si spegneva uno dei più grandie e amati artisti italiani. Teatro, cinema, televisione, radio, libri, dischi, nel curriculum di Gino Bramieri non manca assolutamente nulla. La sua carriera – che conta circa 36 film e tanti varietà di successo – è iniziata negli anni ’40 e non si mai fermata fino alla sua morte, rendendolo uno di famiglia, più che un pilastro del nostro spettacolo.
A cura di Ciro Brandi
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Il 18 giugno 1996, si spegneva uno dei più grandi e amati mattatori dello spettacolo italiano. Gino Bramieri era un vero artista a 360 gradi. Tra teatro, cinema, televisione, radio, libri, dischi, la sua carriera non si è mai fermata, iniziando negli anni ’40 e proseguendo fino a poco prima della sua morte. Bramieri ha preso parte a circa 36 film e a tantissimi show televisivi, lavoranco con Totò, Franco e Ciccio, Aldo Fabrizi, Nino Taranto e tantissimi altri grandi nomi.  Si è fatto conoscere anche come grande barzellettiere e si è regalato una seconda giovinezza artistica con le sitcom “Nonno Felice”(1992-1995) e “Norma e Felice”(1995), che lo fecero amare ancora di più dal pubblico di qualsiasi generazione.

Il teatro con Tognazzi, Macario e Walter Chiari

Bramieri è nato a Milano, il 20 giugno 1928, e già a 14 anni ha iniziato a lavorare come fattorino presso la Banca Commerciale Italiana. La sua verve artistica non poteva restare sopita a lungo, così, nel 1943, Bramieri organizza uno spettacolo a favore degli sfollati nella piazza di Rovellasca, mentre il debutto teatrale vero e proprio avviene nel settembre 1944, al Teatro Augusteo di Milano, con lo spettacolo “Cretinopoli”. Da quel momento in poi, si esibirà con i più grandi artisti del tempo, tra cui Tino Scotti, Ugo Tognazzi ed Erminio Macario, per organizzare, poi, nel 1950, una compagnia stabile al Teatro Puccini. Tra i più grandi spettacoli dell’epoca, si ricordano “Controcorrente”, con Walter Chiari; “Addio giovinezza”; “Passo falso”, con Ugo Tognazzi; “Ok fortuna”, con Wanda Osiris e Raimondo Vianello e “Un juke-box per Dracula”, con la coppia Mondaini-Vianello.

Le commedie degli anni ’50 e il varietà degli anni ‘60

Nel 1953, Bramieri gira due film per il grande schermo: “Siamo tutti milanesi”, di Mario Landi e “Amarti è il mio peccato”, di Sergio Grieco. Nel 1955, prende parte alle commedie “I tre ladri”, di Lionello De Felice e “Avanzi di galera”, di Vittorio Cottafavi, seguite da “Per le vie della città”(1956) di Luigi Giachino e “Peppino, le modelle e chella là”(1957), di Mario Mattoli, con Peppino De Filippo. Negli anni ’60, Bramieri gira vari Caroselli e riscuote molto successo in radio e in televisione come il varietà “L’amico del giaguaro”(1961), con Raffaele Pisu, Corrado e Marisa Del Frate e indimenticabili sono i personaggi di Carugati, Toni Buleghin. Nel 1962, partecipò anche al Festival di Sanremo con le canzoni “Lui andava a cavallo” e “Pesca tu che pesco anch’io”. Nel 1966, è la volta del varietà “Tigre contro tigre”, seguito, l’anno dopo da “Eccetera, eccetera”. Nel corso degli anni ’60, Bramieri prende parte anche a ben 23 pellicole, tra cui: “Scandali al mare”, di Marino Girolami; “Nerone ‘71”, diretto da Filippo Walter Ratti; “Gli eroi del doppio gioco”, di Camillo Mastrocinque; “Colpo gobbo all’italiana”, di Lucio Fulci; “Siamo tutti pomicioni”, di Marino Girolami; “In ginocchio da te”, “Non son degno di te” e “Se non avessi più te”, diretti da Ettore Maria Fizzarotti, con Gianni Morandi e “Rita la zanzara”, di Lina Wertmuller.

“Milleluci”, i film degli anni ’70 e il libro di barzellette

Gli anni ’70 si aprono con il varietà televisivi “E noi qui”, con Giorgio Gaber, Ombretta Colli, Rosanna Fratello e, nel 1974, Bramieri prende parte al cult “Milleluci”, condotto da Mina e Raffaella Carrà. Per il cinema, girerà “Nel giorno del Signore”(1970) di Bruno Corbucci; “W le donne”(1970), di Aldo Grimaldi; “Oh! Serafina”(1976), di Alberto Lattuada; “Maschio latino cercasi”(1977) di Giovanni Narzisi e “Ridendo e scherzando”(1978) di Marco Aleandri. In televisione, invece, lo vedremo nei film “Mai di sabato signora Lisistrata”(1971), di Vito Molinari; “Un mandarino per Teo”(1974), di Eros Macchi e “Anche i bancari hanno un’anima”(1979), di Pietro Garinei e Gino Landi. Le sue migliaia di barzelette saranno raccolte nel volume “50 chili fa”(1973), mentre la sua avventura nel varietà continua con “Felicimbumtà”(1974) e “Punto e basta”(1982-1988).

“Nonno Felice” e “Norma e Felice”

Il 1990, lo vede protagonista del varietà “Risate il Capodanno” e, nel 1995, la sua passione per le barzellette esplode in “La sai l’ultima”, condotto da Gerry Scotti e Paola Barale. Dal 1992 al 1995, inizia la sua nuova giovinezza televisiva con la sitcom “Nonno Felice”, che va avanti per ben 77 episodi, e che sarà seguita da “Norma e Felice”, con Franca Valeri, composta da 20 episodi. Nel 1996, l’attore interrompe la sua tournée al Teatro Manzoni di Milano per un malore e, la sua ultima apparizione pubblica, sarà nel maggio 1996, quando ritira il Telegatto proprio per “Norma e Felice”. Bramieri, infatti, morirà per un cancro al pancreas, il mese successivo, e i suoi funerali si tennero nella Chiesa di Piazza San Nazaro, alla presenza di tantissimi artisti.

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