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Gli animalisti contro “The Wolf of Wall Street”: “Danni psicologici ad uno scimpanzé sul set”

Il gruppo animalista statunitense FoA – Friends of Animals – si è scagliato contro il film di Scorsese per la scena in cui una scimpanzé viene costretto sui pattini. Ciò gli averebbe causato danni psicologici irreversibili.
A cura di Ciro Brandi
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La notizia è di poche ore fa, ma ha già fatto il giro del mondo. Il gruppo animalista statunitense FoA – Friends of Animals – si è scagliato contro il film “The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio, tanto da organizzarne il boicottaggio. La causa? Ebbene, FoA sostiene che durante le riprese della pellicola, uno scimpanzé è stato vittima di violenze. La scena incriminata è quella in cui , l’animale viene messo su dei pattini a rotelle per far divertire gli astanti. Ciò avrebbe causato a Chance (il nome dello scimpanzé) danni psicologici irreversibili.

Il Presidente del gruppo, Edita Birnkrant, ha invitato gli spettatori che stasera avrebbero assistito alla première del film a New York ad agire come segue:

Invitiamo gli animalisti ad affrontare Martin Scorsese e Di Caprio e a parlare di Chance, che aveva già dovuto subire crudeli metodi di addestramento quando era al circo e ciò, sommato al suo trattamento sul set, ha prodotto traumi irreversibili che gli impediscono oggi d'interagire con altri primati come lui.

La produzione, per adesso, tace, così come Scorsese. In attesa di ulteriori sviluppi, vi ricordiamo che “The Wolf of Wall Street” uscirà nelle nostre sale a partire dal prossimo 23 gennaio ed è candidato a due Golden Globe.

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