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I 10 migliori film biografici della storia del cinema

Il cinema è pieno di film biografici che spesso hanno conquistato i più importanti premi del settore, regalando l’Oscar ai protagonisti principali. Noi di Fanpage ne abbiamo scelti 10 che riteniamo essere molto significativi e che vi consigliamo di vedere, qualora non l’aveste già fatto.
A cura di Ciro Brandi
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La storia del cinema è piena di film biografici che, spesso, hanno conquistati i premi più importanti del settore, contando sul talento e la bravura di alcuni dei più famosi attori del mondo. Il biopic di un determinato personaggio realmente esistito, ha sempre portato nelle sale milioni di spettatori e, soprattutto negli ultimi dieci anni, si è affermato come uno dei generi di maggiore importanza, assieme allo sci-fi e a quello drammatico. Noi di Fanpage ne abbiamo scelti 10 molto significativi, tra una rosa di film che comprendeva più di 100 pellicole. Attendiamo, come sempre, i vostri consigli o i vostri preferiti.

1 – “Toro scatenato” (1980) di Martin Scorsese

È una delle opere più importanti nate dalla collaborazione tra il regista Scorsese e Robert De Niro. Il film è Ispirato dall'autobiografia del pugile “Jake LaMotta, Raging Bull: My Story”, ed è quasi interamente girato in bianco e nero. Robert De Niro interpreta il ruolo del pugile peso medio Jake LaMotta, dal carattere brusco e paranoico, che, cresciuto nel Bronx, si allena per raggiungere i vertici della boxe, per poi subire una vera caduta, accompagnata da notevoli problemi con la famiglia e gli amici. La sua intensa interpretazione fu premiata con l'Oscar al miglior attore. Il ruolo del fratello-manager di Jake, Joey, è di Joe Pesci; per questa interpretazione, mentre Joe Pesci fu candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista. Nel 1990 il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al ventiquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito addirittura al quarto posto.

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2 – “Malcolm X” (1992) di Spike Lee

Lo straordinario film di Spike Lee è basato sull'”Autobiografia di Malcolm X”, scritta dal leader afroamericano con la collaborazione di Alex Haley. È stato il primo film occidentale a presentare alcune sequenze girate alla Mecca, con il permesso di un tribunale islamico. La pellicola è stata girata anche negli Stati Uniti, in Egitto, in Sudafrica e in Arabia Saudita. Nel 1993 il film ricevette due nomination agli Oscar: per il miglior attore protagonista (Denzel Washington) e per i costumi (Ruth Carter), e una ai Golden Globe (per il miglior attore in un film drammatico). Fu presentato in concorso al Festival di Berlino, dove Washington si aggiudicò il premio come miglior attore. Per assistere alla prima del film Spike Lee invitò tutti gli afroamericani a scioperare e a marinare la scuola, dicendo: «Vi insegnerò una parte di storia americana che finora è stata tenuta nascosta».

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3 – “Il discorso del re” (2010) di Tom Hooper

Il film è interpretato magistralmente da Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter e Guy Pearce. Ispirata a una storia vera, la pellicola ruota attorno ai problemi di balbuzie di re Giorgio VI e al rapporto con il logopedista Lionel Logue che lo ha in cura. Il film ha vinto il premio del pubblico al Toronto International Film Festival, 5 British Independent Film Awards 2010, ha ottenuto 7 candidature ai Golden Globe 2011 (una ha fruttato il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico al protagonista Colin Firth), ben 7 BAFTA incluso miglior film dell'anno e miglior film britannico, nonché 4 premi Oscar su 12 candidature: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale. Un successo clamoroso.

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4 – “A Beautiful Mind” (1996) di Ron Howard

Il film è dedicato alla vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr., interpretato da Russell Crowe ed è ispirato all'omonima biografia di Sylvia Nasar. La storia inizia nel 1947, quando il diciannovenne e talentuoso matematico John Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Nash ha solo due amici: Charles, il suo compagno di stanza, e la nipote di quest'ultimo, Marcee. Ossessionato dal pensiero di trovare un'idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo, facendo così diventare obsolete le teorie economiche di Adam Smith. Le sue idee gli procurano un importante posto di ricercatore al MIT di Boston. John trova anche l'amore di Alicia, una giovane studentessa di fisica. La sua vita viene  sconvolta da una terribile scoperta. Le persone che ha incontrato sono in realtà solo proiezioni della sua mente malata, affetta da una grave forma di schizofrenia. Vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di shock insulinico e ad una massiccia dose di farmaci. Grazie all'affetto ed alla vicinanza dei familiari, Alicia in particolare, e alla sua forza mentale riesce ad ignorare le sue allucinazioni, e a convivere sia pure con sofferenza con la malattia, tornando anche all'attività accademica.

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5 – “Che – L’argentino” (2008) di Steven Soderbergh

Il film è basato sulla vicenda del rovesciamento della dittatura cubana di Fulgencio Batista da parte di Ernesto "Che" Guevara, interpretato da Benicio del Toro, e un gruppo di esuli cubani guidati da Fidel Castro, nel 1956. Il film è ispirato dal libro La Guerra Rivoluzionaria a Cuba scritto dallo stesso Ernesto Guevara. “Che – L'argentino” è la prima di due parti dedicate alla figura di Che Guevara, la seconda “Che – Guerriglia” è sempre diretta da Soderbergh. Le due parti, riunite in un unico film, sono state presentate in concorso al 61º Festival di Cannes, dove il protagonista Benicio del Toro ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile.

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6 – “Schindler’s List” (1993) di Steven Spielberg

Ispirato al romanzo La lista di Schindler, di Thomas Keneally, e basato sulla vera storia di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco, famoso per aver salvato, durante la Seconda guerra mondiale, circa 1.100 ebrei dallo sterminio (Shoah), con il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua fabbrica di oggetti smaltati, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), situata in via Lipowa n. 4, nel distretto industriale di Zablocie, a Cracovia. La pellicola permise a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione tra i grandi registi, vincendo l'Oscar per il miglior film e la miglior regia. Il film è girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per quattro scene. Nel 2004 questo film è stato scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per essere preservato nel National Film Registry.

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7 – “Frida” (2002) di Julie Taymor

Taymor racconta la sofferta vita privata della pittrice messicana Frida Kahlo, interpretata da Salma Hayek. La pellicola è un adattamento cinematografico del libro “Frida: A Biography of Frida Kahlo” di Hayden Herrera. La storia inizia  quando Frida Kahlo è una giovane studentessa messicana, appassionata di arte, la cui vita trascorre tranquillamente fino al giorno in cui l'autobus che la portava a casa da scuola va fuori strada, provocandole diverse e serie ferite. Dopo mesi di riposo, ingessata nel letto di casa sua, Frida sente il bisogno di mostrare alla famiglia che anche lei può aiutarla economicamente e inizia quindi a dipingere. La donna riprende anche a camminare e va in cerca di Diego Rivera, famoso pittore messicano dell'epoca, iscritto al partito comunista, noto per la sua fama di seduttore. Quest'ultimo la introduce nel mondo dell'arte e della politica, presentandole illustri personaggi dell'epoca, tra i quali Tina Modotti, con la quale Frida, stringerà un rapporto di buonissima amicizia. Tra Frida e Diego nasce un rapporto più forte dell'amicizia, i due si fidanzano, e dopo poco tempo si sposano. La coppia trascorre i primi tempi felicemente, ma ben presto Frida si trova a dover mettere una pietra sopra i continui tradimenti del marito, tanto da iniziare anch'essa ad avere relazioni libere fino al tragico finale.

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8 – “Milk” (2008) di Gus Van Sant

Gus van Sant racconta la vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti, assassinato nel 1978, assieme al sindaco George Moscone, da Dan White, un ex consigliere omofobo ed instabile. Milk, famoso per le sue lotte per i diritti dei gay, è interpretato da un grandissimo Sean Penn. Negli Stati Uniti, il film ha avuto una distribuzione limitata il 26 novembre 2008, giorno dell'anniversario dell'assassinio di Milk e Moscone, per poi essere distribuito nelle sale in modo più esteso il 5 dicembre 2008. Ha ottenuto otto candidature ai Premi Oscar 2009, vincendone due per il miglior attore protagonista a Sean Penn e la migliore sceneggiatura originale a Dustin Lance Black.

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9 – “L’ultimo imperatore” (1987) di Bernardo Bertolucci

Il soggetto trae spunto da “Sono stato imperatore”, l'autobiografia di Aisin Gioro Pu Yi. Si tratta di un kolossal di successo mondiale che segnò una svolta decisiva nella carriera del regista, facendogli guadagnare un enorme numero di riconoscimenti, tra cui 9 Oscar e 9 David di Donatello. La pellicola ha ricevuto il rarissimo permesso, soprattutto per un regista non cinese, di fare le riprese entro le mura della Città Proibita, dove gran parte della vita di Pu Yi ha luogo, divenendo di fatto il primo film occidentale in cui si mostra l'autentica ambientazione della corte imperiale cinese. In previsione del film, Bertolucci arruolò diciannovemila comparse e trecento tecnici tra italiani, inglesi e cinesi, che lavorarono sul set per circa sei mesi.

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10 – “Ray” (2004) di Taylor Hackford

E’ il film biografico sulla vita del cantante Ray Charles, scomparso qualche mese prima dell'uscita della pellicola nelle sale americane. Jamie Foxx, grazie alla sua interpretazione del grande artista non vedente, vinse un Golden Globe, un BAFTA e un Oscar come miglior attore protagonista, oltre a molti altri premi. Nato in una piantagione di mezzadria nel nord della Florida, Ray Charles Robinson divenne cieco all'età di sette anni. Ispirato da una madre coraggiosa ed indipendente, Ray Charles scopre di avere un grande talento nel suonare il pianoforte. Girando in tour per tutti i concerti musicali del Sud dello stato, Ray si fa un nome nell’ambiente, sino a diventare famosissimo quando unisce stili diversi come il gospel, il country ed il jazz creando un proprio stile unico ed inimitabile. Ray Charles rivoluzionò il modo in cui la gente apprezzava la musica, combattendo contemporaneamente la segregazione razziale e battendosi per i diritti dei neri. Il film fornisce un ritratto dell'artista completo, mostrando anche aspetti controversi della sua vita, inclusa la sua dipendenza dall’eroina. La colonna sonora del film è entrata nella top ten di numerose classifiche in tutto il mondo.

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