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I 40 anni di Leonardo DiCaprio: da Titanic a Scorsese, in attesa dell’Oscar

Icona assoluta di Hollywood, a Leonardo DiCaprio sono bastati pochi, ma fenomenali, film per diventare un punto di riferimento per i giovani attori e occupare un posto d’onore nella storia del cinema. Oggi compie 40 anni e, dopo aver conquistato decine di premi in tutto il mondo, gli resta un unico e agognato traguardo: l’Oscar, sfiorato per ben 5 volte.
A cura di Ciro Brandi
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E’ decisamente una delle icone più importanti di Hollywood, modello per tantissimi giovani attori. Gli sono bastati 28 film per occupare un posto d’onore nella storia del cinema e nel cuore di milioni di fan. DiCaprio ha lavorato con i registi più grandi tra i quali James Cameron, Clint Eastwood, Christopher Nolan, Steven Spielberg, Ridley Scott, Woody Allen, Quentin Tarantino e Martin Scorsese ed è stato bravissimo nel non farsi ingabbiare nel ruolo di Jack in “Titanic”, riuscendo a girare altre perle dopo il colossale clamore che lo travolse nel 1997. Nel corso della sua carriera ha ricevuto 5 nomination agli Oscar e 10 ai Golden Globe, ma finora l’Academy non l’ha ancora premiato, mentre è riuscito a portare a casa 2 Golden Globe. Leonardo Wilhelm DiCaprio è nato a Los Angeles l’11 novembre 1974 da George DiCaprio, fumettista statunitense con antenati tedeschi e italiani, precisamente napoletani, e da Irmelin Indenbirken, un’immigrata tedesca. Il suo nome fu scelto proprio dalla mamma mentre guardava un dipinto di Leonardo Da Vinci in un museo italiano. Dopo la separazione dei genitori, DiCaprio andò a vivere con la madre nella periferia di Los Angeles. Qui frequentò la UCLA  Graduate School of Education and Information Studies, diplomandosi poi al John Marshall High School di Los Angeles.

Gli esordi

DiCaprio esordisce nel mondo dello spettacolo a tre anni,  nello show televisivo per bambino “Romper Room” e, successivamente, entrò a far parte del cast della serie tv cult “Genitori in blue jeans” ed ottenne un cameo nella soap-opera “Santa Barbara”. Il primo vero ruolo al cinema risale al 1991 nel film “Critters 3” e due anni dopo è sul set di “Voglia di ricominciare”, convincendo il regista Michael Caton-Jones, Robert De Niro e anche la critica. Ad appena 19 anni da vita ad uno dei personaggi più commoventi della sua carriera: Arnie Grape, il ragazzo handicappato dello straordinario “Buon compleanno, Mr. Grape”, diretto da Lasse Hallstrom, che gli fa ottenere la candidatura ai Golden Globe e agli Oscar. Nel 1995 partecipa al western “Pronti a morire”, diretto da Sam Raimi, con Sharon Stone, Russell Crowe e Gene Hackman, ma il film si rivela un flop. DiCaprio non si scoraggia affatto e già nel 1996 la sua stella brilla di nuovo grazie a “Romeo + Giulietta”, di Baz Luhrmann, per il quale ottiene 3 MTV Movie Awards ed è premiato al Festival di Berlino come Miglior attore. Nello stesso anno prende parte anche al bellissimo “La stanza di Marvin” con Meryl Streep, Diane Keaton e Robert De Niro.

Titanic” e il clamore mediatico

Il geniale James Cameron, nel 1997 aveva già girato film di successo come “Aliens – Scontro finale” e “Terminator 2 – Il giorno del giudizio”, ma non sapeva che stava per scrivere un’importante pagina della storia del cinema col kolossal “Titanic”. Il regista decise di affidare il ruolo di Jack Dawson, il protagonista maschile, proprio a Leonardo DiCaprio e quello di Rose a Kate Winslet. La pellicola ottenne un successo commerciale e di critica immenso. Fu candidato a 14 premi Oscar, vincendone 11, inclusi miglior film e miglior regista. Divenne il film di maggior incasso nella storia del cinema, con un totale di oltre 1,8 miliardi di dollari (il primato rimase per 12 anni, fino al 2010 quando venne superato dal film successivo di Cameron, “Avatar”) e il primo film a raggiungere il miliardo di dollari di incassi. Tuttavia, il personaggio di Jack non è riuscito ad etichettare DiCaprio a vita e, dopo “Titanic”, ottiene ancora ottimi risultati con “La maschera di ferro”, di Randall Wallace, dove interpreta il doppio ruolo del Re Sole e di suo fratello. Il flop, però, arrivò nel 1998 con “Celebrity”, di Woody Allen.

I grandi successi del 2000

DiCaprio è stato, da sempre, un fervente ambientalista e, nel 1999, realizzò anche dei documentari sulla salvaguardia del nostro pianeta e sui pericoli che lo attanagliano. Detto questo, per lui nel 2000 si verificò un evento che lo ferì molto. Danny Boyle lo volle come protagonista del suo “The Beach”, trasposizione del best-seller di Alex Garland ma gli ambientalisti mossero tantissime accuse alla troupe, colpevole di aver devastato Phi Phi Island, abbattendo decine di palme per adattarle alla scenografia del film. Critica e pubblico non premiarono la pellicola ma, in compenso, l’isola una delle mete turistiche più richieste. Nel 2002 inizia il sodalizio con Martin Scorsese, che lo vuole in “Gangs of New York”. Gli incassi in USA superano i 70 milioni di dollari, il più alto per Scorsese, fino al 2006 quando il record fu battuto dal suo “The Departed – Il bene e il male”. La pellicola ebbe 10 nomination agli Oscar ma non ne portò a casa neanche una. Altro successo fu “Prova a prendermi”, sempre del 2002, diretto da Steven Spielberg. DiCaprio è Frank Abagnale, un sedicenne che riesce a truffare lo Stato per milioni di dollari, finendo sulla lista dei più ricercati dall’FBI. Per il ruolo ottenne una nomination ai Golden Globe e il film incassò 160 milioni di dollari. Scorsese lo richiama alla sua corte nel 2004 per il biografico “The Aviator”, accanto a Cate Blanchett, nel ruolo di Howard Hughes, il miliardario texano pioniere dell’aviazione e produttore cinematografico che aveva un grave disturbo ossessivo-compulsivo aggravato da alcuni incidenti aerei. La performance viene premiata col Golden Globe, ma non con l’Oscar.

I blockbuster “The Departed”, “Inception”, “Django Unchained” e “Il Grande Gatsby”

Nel 2006 è la volta di “The Departed – Il bene e il male”, sempre per la regia di Martin Scorsese. Il regista affianca a DiCaprio Mark Wahlberg e Matt Damon. Il film incassa, in meno di un mese, 100 milioni di dollari. La pellicola vince 4 Oscar, mentre a DiCaprio va di nuovo il Golden Globe. L’attore prova a rifarsi con “Blood Diamond – Diamanti di sangue”, di Edward Zwick, ma ottiene solo l’ennesima nomination agli Oscar. Altre pellicole di grande seguito sono “Revolutionary Road”, con Kate Winslet, “Nessun verità”, di Ridley Scott. il thriller psicologico “Shutter Island”, di Martin Scorsese e il fenomenale “Inception”, diretto dal visionario Christopher Nolan. Nel 2011 lavora con Clint Eastwood nel biografico “J. Edgar”, che narra la carriera del direttore dell'FBI J. Edgar Hoover, a partire dagli attentati anarchici nel 1919, fino al giorno della sua morte nel 1972, affrontandone anche la vita privata e la presunta omosessualità. Tarantino gli affida il ruolo del cattivissimo Calvin Candie nel blockbuster “Django Unchained” mentre Buz Luhrmann, l’anno dopo, lo vuole per “Il Grande Gatsby”, terza trasposizione cinematografica del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald, accolto freddamente dalla critica, che ha però elogiato DiCaprio.

The Wolf of Wall Street”, la quinta collaborazione con Martin Scorsese

ll sodalizio con Martin Scorsese ha raggiunto il suo culmine con “The Wolf Of Wall Street”. DiCaprio è nei panni di Jordan Belfort (il film è tratto dalla sua autobiografia), uno dei broker di maggior successo nella storia di Wall Street. Anche stavolta riceve una nomination agli Oscar ma la stuatuetta gli viene strappata da Matthew McConaughey, sensazionale protagonista di “Dallas Buyers Club”. L'ennesima sconfitta ha scatenato anche l'ironia della rete e la nascita di tantissimi meme e filmati a riguardo. Attualmente, DiCaprio sta girando “The Revenant”, di Alejandro González Iñárritu, basato sul romanzo di Michael Punke, dove l’attore interpreterà il ruolo del pioniere Hugh Glass, che nel 1820 mise in atto un’atroce vendetta contro coloro che lo avevano lasciato morire sulle montagne dopo l’attacco di un orso. Che sia la volta buona per portare a casa l’agognata statuetta dorata?

La vita privata e l’impegno per l’ambiente

La vita amorosa del bel DiCaprio è stata piuttosto turbolenta, ma le sue fiamme più importanti hanno sempre avuto caratteristiche molto simili. La fidanzata storica è la modella brasiliana Giselle Bundchen. I due sono stati assieme dal 2000 al 2005 e, subito dopo la fine della loro relazione, l’attore ha ritrovato l’amore in Bar Rafaeli, altra supermodella, stavolta israeliana, con la quale è stato per ben 6 anni, dal 2005 al 2011. Dopo la breve parentesi amoroso con l’attrice Blake Lively, dallo scorso maggio, l’attore frequenta l’angelo di Victoria’s Secret Toni Garrn, anche se, lo scorso ottobre, la modella brasiliana ha dichiarato di avere una storia con lui, subito smentita da DiCaprio. Lo stesso attore, in più di qualche intervista, ha sempre dichiarato che è preso da mille impegni, che vanno oltre il cinema, e infatti, è stato nominato Messaggero di Pace dall’ONU per il suo impegno ambientalista e, chissà, potremmo ritrovarcelo anche in politica un giorno.

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