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I 70 anni di Christopher Walken, lo “psicopatico” di Hollywood

L’attore Premio Oscar per “Il Cacciatore” di Michael Cimino, compie oggi 70 anni, vissuti all’insegna del grande cinema e di pellicole che l’hanno reso uno dei volti più celebri ed emblematici di Hollywood.
A cura di Aureliano Verità
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Christopher Walken 01

Lo sguardo da psicopatico e la straordinaria intensità delle sue interpretazioni lo hanno reso uno tra i volti più celebri di Hollywood che senza dubbio non si dimenticano facilmente. Ronald Walken, meglio conosciuto con il nome d'arte Christopher, spegne oggi ben 70 candeline. Nato nella Grande Mela il 31 marzo del '43, iniziò con il teatro, tentando la carriera di ballerino di tip-tap ma la sua strada era nel cinema, dove esordì nel 1969 con il film “Me and my brother” diretto da Robert Frank. Ma il successo arrivò solo qualche anno più tardi, quando Woody Allen in persona lo scelse per la parte di un aspirante suicida in “Io & Annie”, ruolo che se da una parte alimentò il suo aspetto inquietante e sinistro, riuscì a lanciarlo nel firmamento delle stelle del cinema. La svolta arrivò nel '78 con “Il cacciatore”, indimenticabile capolavoro di Michael Cimino, con cui vinse l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista.

Christopher Walken in Prophecy

Da quel momento Christopher Walken ha interpretato più di 90 pellicole, tra cui ricordiamo in particolare “La zona morta”, “007 – Bersaglio mobile”, “Cortesie per gli ospiti”, e il “Pulp Fiction” di Tarantino che ancora una volta confermò il suo essere perfetto in ruoli da psicopatico. Attore estremamente poliedrico, riesce a seconda dei casi a provocare terrore o tenerezza, riuscendo a impersonare personaggi estremamente folli e allo stesso tempo gentili. Negli ultimi anni si è orientato sempre più verso la commedia ed entro il 2015 lo vedremo in 5 nuovi film tra cui “Stand Up Guys” di Fisher Stevens, “The Power of Few” pellicola diretta da Leone Marucci, in cui sarà il personaggio Doke e “Gods Behaving Badly” in cui sarà Zeus, nel progetto firmato da Marc Turtletaub.

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