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Il film della Power osannato dalla destra, l’ANPI attacca: “Fascismo da operetta”

“Il Segreto di Italia” di Antonello Belluco sta creando grande dibattito. Il film ripercorre l’eccidio di Codevigo, dove militari fascisti morirono per mano dei partigiani. Grandi apprezzamenti da parte di forze di estrema destra come CasaPound e Forza Nuova che puntano il dito contro una presunta censura. L’Associazione Nazionale Partigiani di Italia, invece, attacca: “È un fascismo da operetta”.
A cura di D.S.
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Sette anni lontana dal cinema e un ritorno che sta sollevando grande dibattito. Romina Power è la protagonista del film "Il Segreto di Italia", pellicola diretta da Antonello Belluco che racconta la strage di Codevigo. Un episodio controverso della nostra storia, avvenuto nel 1945 e che vide morire militari fascisti e civili per mano dei partigiani. Ed è proprio l'ANPI di Padova (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) ad attaccare duramente il film, presentato il 19 novembre alla presenza di Romina Power. Come riporta L'Espresso, l'associazione ha dichiarato:

"Belluco presenta una Codevigo irreale: occupazione tedesca e collaborazionismo fascista dipinti come periodi di tutta tranquillità, episodi tragici anteriori all’eccidio, come l’assassinio a sangue freddo, da parte dei fascisti, del prigioniero neozelandese Thomas Gay, ridotto alla sua semplice consegna ai tedeschi. L’assassinio di Vittorio Antonio Lorenzetto (il matto di paese nel film), benevolmente e non casualmente trasformato in una finta esecuzione. Un fascismo da operetta."

Non sono mancate le critiche anche nei confronti della protagonista:

"Il dialetto veneto esibito da Romina Power e altri attori è una koinè inventata e talora ridicola. Molti dei personaggi sono macchiette da compagnia dilettantistica, il paesaggio agrario dell’epoca è ricostruito in maniera oleografica, con scivolate patetiche alla Mulino Bianco."

"Il segreto d'Italia" è osannato dall'estrema destra

Alle critiche dell'ANPI si contrappone l'entusiasmo dell'estrema destra, in particolar modo di Forza Nuova e CasaPound. Molti, però, si sono detti convinti che ci sia stato un vero e proprio boicottaggio del film. Su Facebook, infatti, si leggono commenti come:

"Promozione per questo film, zero. Non c'è niente da fare se non sei schierato dalla parte rossa puoi crepare! Complimenti al regista per il coraggio".

E ancora:

"Solita “cultura” a senso unico di chi ha paura della propria storia, della verità e dei fatti che se resi noti necessiterebbero di troppe spiegazioni".

Infine, anche Giorgia Meloni – leader di "Fratelli D'Italia"- ha preso posizione in proposito, puntando il dito contro la censura che a suo dire, il film avrebbe subito:

"Ho sempre odiato e combattuto la censura, soprattutto quella ideologica e politica, che ha impedito alla nostra Nazione di creare una memoria condivisa. Avete visto il film “Il Segreto d’Italia” del regista padovano Antonello Belluco in questi giorni nelle sale? Il film racconta la storia dell’eccidio di Codevigo, la più feroce strage commessa dai partigiani dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e di cui non si conosce ancora il numero esatto delle vittime. Per il tema che tratta, e nonostante in alcune città abbia registrato il tutto esaurito, il film di Codevigo è stato ferocemente criticato e boicottato. L’Italia deve aprire gli occhi sul proprio passato, senza paura di affrontare anche i fatti più dolorosi, solo così, il nostro popolo può costruire una coscienza nazionale e affrontare il futuro come una comunità. Complimenti al regista e a tutto il cast."

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