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“Il quinto potere” fa flop in USA, il film su Assange e WikiLeaks non convince

Clamoroso flop per il film di Bill Condon incentrato sul rapporto tra Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, e del portavoce Daniel Domscheit-Berg. La pellicola non ha convinto il pubblico e ha spaccato la critica.
A cura di Ciro Brandi
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Clamoroso flop per il film di Bill Condon, “Il quinto potere”, uscito il 18 ottobre nelle sale statunitensi e sul quale c’erano tantissime aspettative. Nulla di fatto invece. La pellicola – incentrata sul rapporto tra Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, e del portavoce Daniel Domscheit-Berg, interpretati rispettivamente da Benedict Cumberbatch e Daniel Brühl – è uscita in 1769 racimolando solo 1,7 milioni di dollari, praticamente un buco nell’acqua. Se il pubblico ha, l’ha praticamente snobbata, la critica si è spaccata in due: c’è chi elogia il ritmo narrativo, la bravura degli attori e la sceneggiatura incalzante ma i detrattori puntano il dito sul fatto che la pellicola non abbia una direzione precisa, difendendo prima il governo, poi Assange e infine i media, risultando fasulla, distribuita solo per far soldi. Resta il fatto che il film ha debuttato all’ottavo posto nella top ten del week-end, superato da “Gravity”, “Captain Phillips – Attacco in mare aperto e “Lo sguardo di Satana – Carrie”. Vedremo se anche gli italiani si saranno stancati o meno di Assange e WikiLeaks, dato che il film uscirà nelle nostre sale il 24 ottobre.

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