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Wikileaks a luci rosse fa tremare il mondo del cinema porno

Porno Wikileaks svela l’identità di chi aveva voluto celare il proprio nome: presumibilmente a rischio la vita privata di circa 1.500 attori anonimi.
A cura di cinema fanpage
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film porno

C'è chi finalmente diventa attore e, orgoglioso, grida la notizia ai quattro venti e chi, invece, nel mondo cinema ci si ritrova un po' per caso un po' per volere, ma, soprattutto, ci si ritrova e non lo vuole far sapere. Non si tratta di vanità del primo e timidezza del secondo: semplicemente non tutti i ruoli sono avvertiti come parimenti dignitosi. E' lo stesso motivo per cui lo spettatore di un film vincitore del nobel può parlare di storia e cast anche in un bus affollato, mentre il fruitore di spettacoli porno evita in genere di pubblicizzare il film alle grandi masse. Certi argomenti sono più adatti a un pubblico ristretto. E, questa volta, non è questione di intellettualismi pseudo-elitari….

Ecco, l'attore porno – quando non si tratti di personaggi volutamente pubblicizzati per questioni di marketing – non ama dire quale lavoro svolge nel weekend e quale prodotto sta "vendendo". Nomi d'arte, inquadrature "poco identificative" bastano spesso a celare l'identità dell'attore (sono – "erano"  celati da anonimato circa 1500 attori). Ebbene, anche per gli interpreti occasionali dei film hard è finito il tempo della segretezza: una sorta di Wikileaks a luci rosse ha svelato la loro identità e, talvolta, ne indica anche l'indirizzo di residenza.

Si tratta di PornWikileaks.com, un sito che appunto richiama il nome dell'organizzazione fondata da Julian Assange. La differenza è che, mentre i documenti di Wikileaks fanno tremare le diplomazie di tutto il mondo, i dati riportati nella sua variante "porno" rischiano di compromettere la vita di uomini comuni. "Comuni", almeno, nella misura in cui il porno è uno dei mercati legali più fiorenti dell'Occidente.

PornWikileaks è nato del resto sulla base di dati che sono raccolti dalla Adult Industry Medical Healthcare Foundation (Aim), una fondazione incaricata di controllare la salute di chi, lavorando in film a luci rosse, rischia di contrarre malattie veneree. Ogni attore si deve sottoporre, almeno una volta al mese, al controllo dell'Aim e, per fare ciò, ha comunicato ovviamente le proprie generalità. La sottrazione di queste informazioni da parte del fondatore di PornWikileaks (forse un giornalista) può dunque creare un terremoto che non ha alcuna dignità rispetto al "vero" Wikileaks, ma che di fatto può travolgere la vita di chi, magari, ha partecipato anche ad un solo film porno. Del resto, proprio negli States si sono registrati almeno due casi di professori licenziati perché attori occasionali, un tempo, di prodotti pornografici.

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