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James Franco ha in testa Elizabeth Taylor e Montgomery Clift (FOTO)

Alla 71esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, James Franco si è presentato con un tatuaggio sulla testa rasata. Il disegno rappresenta Montgomery Clift e Elizabeth Taylor come vengono ritratti sulla locandina del film “Un posto al sole”. Il tattoo, però, è stato realizzato per un ruolo che dovrà interpretare, dunque è solo temporaneo.
A cura di Daniela Seclì
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Le fan lo attendevano impazienti e alla fine James Franco è approdato al Lido, per presenziare alla Mostra del Cinema di Venezia. Fuori concorso, il trentaseienne presenta il film "The sound and the fury" che lo vede sia nelle vesti di regista che in quelle di attore. Si tratta di un adattamento del romanzo dello scrittore statunitense William Faulkner "L'urlo e il furore", che narra la storia di una famiglia del Sud che si ritrova ad affrontare la decadenza dei primi del Novecento. La trama è vista dal punto di vista dei tre figli. Tra di loro Benjy, un ragazzo ritardato, che James Franco ha voluto interpretare.

Il nuovo look di James Franco – L'arrivo dell'attore, però, non è certo passato inosservato. James Franco si è presentato a Venezia con un look tutto nuovo. Capelli rasati, ray ban, cappellino e il consueto splendido sorriso. Un dettaglio, però, ha attirato l'attenzione dei presenti e ha fatto impazzire i flash dei fotografi. L'attore ha esibito un tatuaggio piuttosto evidente sulla testa. L'immagine ritrae gli attori Montgomery Clift e Elizabeth Taylor come appaiono sulla locandina del film "A place in the sun" (Un posto al sole). Il tatuaggio, però, per quanto creativo è solo temporaneo. L'attore, infatti, in "Zeroville" interpreta la parte di Ike “Vikar” Jerome, un ragazzo con una grande passione per il cinema hollywoodiano, che esprime facendosi tatuare i volti delle due star.

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Ai cronisti, l'attore ha confidato:

"Per molto tempo il mio comportamento è sembrato la reazione alla paura che il mio tempo stesse per finire, in realtà è stata più che altro una reazione alle pressioni che ho sentito quand'ero giovane. Erano come delle voci che mi dicevano: questa è la tua strada, questo è ciò che devi e non devi fare. A un certo punto ho capito che dovevo ascoltare soltanto la mia voce e capire quali fossero i miei veri interessi. Questo mi ha permesso di realizzare quasi tutti i miei sogni compreso quello dell'insegnamento. Oggi non ho nessuna paura di non avere abbastanza tempo per fare quello che amo; è semplicemente che se devo scegliere se fare un film con un gruppo di amici o trascorrere con loro una vacanza alle Hawaii allora non ho dubbi: faccio un film".

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