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King Kong, di Peter Jackson, domenica in Tv

Su Italia Uno il remake del grande classico del 1933, con Naomi Watts. Un film ad alto contenuto spettacolare, che lascia però molti dubbi.
A cura di Alessio Gradogna
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naomi watts - king kong 03

Domenica sera, alle 21.30, in programmazione su Italia Uno King Kong, il film di Peter Jackson, remake del grande classico realizzato nel 1933 da Cooper e Schoedsack, che già aveva visto un'altra (mediocre) versione diretta da John Guillermin nel 1976 con Jeff Bridges. Peter Jackson, reduce dal successo planetario della trilogia de Il signore degli anelli, affronta un'altra produzione ad altissimo budget, nel tentativo di rivitalizzare un Mito marchiato a vita nell'immaginario collettivo degli spettatori di tutto il mondo.

Per riuscire nell'intento, mette insieme un cast eterogeneo, con Naomi Watts, Jack Black, Andy Serkis e Adrien Brody, e sfrutta tutte le possibilità della tecnologia moderna, per confezionare un film di tre ore (troppe) ad alto contenuto spettacolare. Nello sviluppo della trama, Jackson cerca di rimanere piuttosto fedele alla storia originaria, e al contempo omaggia il grande cinema degli anni '30, agli albori del sonoro, ricreandone l'atmosfera.

Jackson ama profondamente il cinema. Lo dimostra sempre, anche quando manca il bersaglio (come nel fallimentare Amabili Resti). Il suo King Kong in fondo è proprio questo, un atto d'amore verso i Miti dell'infanzia di ognuno di noi, verso le suggestioni primitive delle epoche passate, e soprattutto verso quel cinema glorioso che non esiste più. Nonostante l'impegno profuso, e le ottime soluzioni fotografiche e scenografiche, il suo film appare però forzato, pesante, e non ha la giusta brillantezza. Scorre con fatica, si attorciglia più volte, lascia un'impressione di incompiutezza, esagera negli effetti speciali anche quando non servirebbe, e manca di alcuni elementi (ad esempio il velato erotismo nel connubio tra la Bella e la Bestia) fondamentali.

In ogni caso, come detto, lo spettacolo non manca, e almeno per questo, può valere la pena rivederlo. Nel frattempo, dietro alle colline di Hollywood, è stato presentato il “King Kong 360 3D”, parco divertimenti della Universal Studios, realizzato dallo stesso Jackson, e interamente dedicato al famoso gorilla.

Alessio Gradogna

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