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L’ultima volontà di Ettore Scola: “La mia morte deve essere una festa”

L’attore aveva chiesto espressamente di essere festeggiato nel giorno della sua morte. Dopo i due giorni di camera ardente, vari volti noti – dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Sophia Loren – lo ricorderanno pubblicamente. Non seguirà nessun funerale.
A cura di Daniela Seclì
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Il 19 gennaio si è spento Ettore Scola. Il regista è stato in grado di impreziosire il cinema italiano con capolavori come "Una giornata particolare" e "C'eravamo tanto amati". Nelle sue ultime volontà, Scola aveva espresso il desiderio che il suo addio venisse celebrato come fosse una festa:

"Mi dovete festeggiare alla Casa del Cinema come fosse una festa".

Ai due giorni di camera ardente, dove colleghi e amici gli hanno reso omaggio, non seguirà nessun funerale. Venerdì, a partire dalle ore 15:00, ci saranno vari interventi da parte di coloro che lo hanno conosciuto e stimato. Tra i volti noti che interverranno anche Giuseppe Tornatore, Stefania Sandrelli, Paolo Virzì, Giuliano Montaldo, Walter Veltroni, Pif, Jean Gili e Felice Laudadio. Tra coloro che hanno voluto ricordarlo e riconoscere pubblicamente il suo talento, ci sono anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Sophia Loren, il presidente del Senato Pietro Grasso, Stefania Sandrelli, Giancarlo Giannini e Jack Lang.

Sergio Mattarella

Come riporta Ansa, Sergio Mattarella ha dichiarato: "Con Scola scompare un protagonista del cinema italiano. La cultura e lo spettacolo mondiali perdono un grande maestro che ha raccontato, con acume e sensibilità straordinari, vicende, personaggi e periodi della nostra storia contemporanea".

Sophia Loren

L'attrice ha commentato ai microfoni del Tg1: "La morte di Ettore Scola mi addolora. È stato un grande regista, un vero uomo di cultura, con i suoi film ha saputo raccontare l'Italia nel mondo. Mi ha regalato la possibilità di interpretare un film straordinario che amo molto: Una giornata particolare a fianco di Marcello Mastroianni. […] Scola aveva un'intelligenza raffinata, una bella ironia, era un gentiluomo, gli ero molto affezionata".

Pietro Grasso

Il presidente del Senato ha scritto su Facebook: "Scola ha saputo attraversare più di mezzo secolo di storia del nostro Paese con ironia, lucidità ed eleganza: attraverso la macchina da presa ci ha fatto emozionare, ridere e soprattutto riflettere sulla nostra società e i suoi cambiamenti. Oggi è una giornata intensa, qui in Senato prosegue la discussione che precede il voto finale sulla riforma costituzionale, ma ci tengo a dedicargli un piccolo omaggio. Ho amato molti dei suoi film, li rivedrò per l'ennesima volta e invito tutti a farlo, soprattutto i più giovani che forse non hanno mai visto capolavori come "C'eravamo tanto amati", "Una giornata particolare" o "La terrazza". Sarà un modo per onorare la memoria di Scola e capire qualcosa in più sul nostro Paese: anche a questo servono i maestri".

Stefania Sandrelli

L'attrice ha dichiarato: "La tenerezza, la passione, e l'ironia di quell'ultimo bacio che ci siamo dati il dieci luglio nei giardini di Cinecittà davanti alle sue amate Gigliola, Paola e Silvia mi rimarrà sulle labbra per sempre".

Giancarlo Giannini

L'attore ha ricordato le occasioni in cui ha lavorato con lui: "Ho cominciato con lui facendo ‘Dramma della gelosia' e poi ‘La cena'. È stato un grande regista e un grande uomo con una grande gioia nella vita. Un uomo di un'umanità incredibile".

Jack Lang

L'ex ministro della cultura francese e presidente dell'Istituto del Mondo Arabo, infine, ha ricordato: "È stato l'uomo di tutte le battaglie della sinistra progressista in Francia e in Italia anche prima dell'elezione di Francois Mitterrand".

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