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La Cina censura “Django Unchained” nel giorno dall’uscita in sala

Nel giorno della sua uscita in sala, l’ultimo film di Quentin Tarantino è stato prontamente cancellato dai cinema di tutta la Cina, con motivazioni tutt’ora poco chiare.
A cura di Aureliano Verità
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Django Unchained

E se ieri era tutto pronto per l'uscita in Cina di “Django Unchained”, qualcosa deve essere andato storto. Quello che doveva essere il giorno del lancio della pellicola, si è presto trasformato in un controverso dietro-front da parte dei cinema dello stato cinese, che hanno prontamente bloccato l’ultimo lavoro di Tarantino. Secondo quanto riferito dal sito “Sina”, che ha riportato l'avviso diffuso nelle sale, la cancellazione su tutto il territorio nazionale è stata dovuta a “motivi tecnici”, ma una fonte interna all'industria cinematografica ha invece motivato la decisione come un atto di censura contro la nudità mostrata dalla pellicole.

Ci dispiace che “Django Unchained” sia stato rimosso dai cinema e stiamo lavorando con le autorità cinesi per stabilire quando il film potrà essere programmato nuovamente.

Queste sono state le parole della Sony Pictures, responsabile della distribuzione del lungometraggio, che ha voluto esprimersi a riguardo, con un commento che non lascia trapelare molti dettagli sull'accaduto. Secondo quanto raccontato da alcuni spettatori, sul sito in questione, qualche cinema avrebbe addirittura interrotto la visione del film, dopo appena un minuto dall’inizio della proiezione, senza alcuna plausibile spiegazione. Al di là delle scene di nudo presenti nel film, in rete serpeggia la voce che il motivo della decisione sia stato determinato dal papabile “pericolo” della pellicola, che tratta il tema della rivalsa degli ultimi, argomento scomodo ai piani alti del potere cinese.

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