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Le 10 scene di film che non abbiamo capito quando eravamo bambini

Quante volte vi sarà capitato di rivedere un film, dopo anni e anni, e di constatare che ci sono dei riferimenti “strani” che vi erano, per forza di cose, sfuggiti all’epoca? Ebbene, le 10 scene che vedrete vi faranno riflettere, sorridere e … andare subito a rivedere le pellicole in questione.
A cura di Ciro Brandi
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Quante volte vi sarà capitata di rivedere un film cult, magari a distanza di decine di anni, e constatare che in quelle pellicole ci sono dei riferimenti strani, soprattutto  sessuali, che da giovani, o da bambini, vi erano completamente (e giustamente) sfuggiti? Ce ne sono davvero tantissimo: la perversione del conducente in “Hocus Pocus”, il preservativo usato a mo di palloncino in “The Mask”,  il significati nascosti (ma mica tanto) della canna con le gambe in “Toy Story”, e qui di seguito ne trovate alti che stuzzicheranno la vostra curiosità. Ovviamente, sbizzarritevi con i commenti e suggerimenti.

1 – La relazione implicita di Aladdin

Quando Aladino incontra il genio, quest’ultimo fa riferimenti al loro rapporto che – ad alcuni adulti maliziosi – fanno pensare al fatto che si potrebbe trattare più di un’amicizia. Tuttavia, il riferimento ad una storia romantica tra i due non ci ha affatto sfiorato la mente da piccoli, quindi potete farlo tranquillamente vedere ai vostri figli.

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2 – Il conducente del bus di “Hocus Pocus”

L'autista del bus in “Hocus Pocus”, film del 1993 diretto da Kenny Ortega, è decisamente perverso se guardato con gli occhi di un adulto. Quando gli viene raccontato che le streghe desiderano dei figli, lui risponde: “Possono usare me per un paio di tentativi, non credo che sarebbe un problema”. Da bimbi abbiamo pensato, probabilmente, ad un incantesimo, ma da adulti decisamente tutt’altro.

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3 – La canna da pesca in “Toy Story”

Nel primo film della saga di “Toy Story”, uno dei giocattoli di Sid è una canna da pesca con tanto di amo, sorretta da un paio di gambe femminili. Glli animatori Disney, in questo caso, sono stati dei marpioni perché è palese il riferimento alla parola “hooker” (prostiuta in inglese), dal momento che “hook” significa “amo”. Geniali.

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4 – Problemi d'immigrazione in “Teenage Mutant Ninja Turtles”

In una scena del live action “Teenage Mutant Ninja Turtles”, nel 1990, le tartarughe, Casey Jones, e April stanno tornando con un piccolo furgone alla loro fogna. Quando escono, Raffaello fa un commento dicendo di sapere cosa vuol dire viaggiare senza carta verde, per i bimbi totalmente incomprensibile.

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5 – Scooby e la Marijuana

Nel live action “Scooby Doo”, lo stralunato Shaggy racconta a una ragazza che il suo nome preferito è “Mary Jane”, palese riferimento alla marijuana, ma solo per gli adulti, ovviamente.

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6 – Il riferimento alle dimensioni di Lord Farquaad in “Shrek”

Quando Ciuchino e Shrek  vedono per la prima volta l’enorme castello di Lord Farquaad, Shrek chiede a Ciuchino se Farquaad sta compensando qualcosa con quell’immensa costruzione. Il riferimento palese alla dimensione dei genitali non è sfuggito agli adulti, vista anche la forma del castello.

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7 – I palloncini fatti con i preservativi in “The Mask”

In “The Mask”, Jim Carrey estrae un preservativo per usarlo a mo di pallone e fare un animale per distrarre la gang di strada. Da bambini, probabilmente, non abbiamo notato alcuna differenza.

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8 – Johnny si fa un joint in Karate Kid

Nel primo e originale film di “Karate Kid”, il cattivo principale si fa una canna e fuma in bagno, ma i piccoli fan di allora avranno creduto fosse una comune sigaretta.

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9 – Jessica Rabbit tradisce con Marvin Acme

La vamp  Jessica rabbit in “Chi ha incastrato Roger Rabbit” è beccata mentre tradisce il coniglio con Marvin Acme. Le foto, e quello che ne consegue, sono riferimenti apertamente sessuali, ma solo agli occhi degli over 18.

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10 – Mamma Orsa muore in Shrek

Quello che i bambini non hanno collegato guardando “Shrek”, è che la mamma dei tre orsetti diventa un  un tappeto nel corso del film. Nel film vediamo Mamma Orsa indossare una fascia in testa, e poi in un’altra scena in una scena indossa la stessa fascia, ma è un tappeto steso sul pavimento.

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