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ll remake di “1997: Fuga da New York” è ufficiale, dirige Robert Rodriguez di “Sin City”

Lo annuncia John Carpenter, regista del cult originale datato 1981 che finirà anch’esso nell’ondata di remake hollywoodiani. Resta da capire chi prenderà il posto dell’iconico Kurt Russell.
A cura di Valeria Morini
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L'annuncio arriva direttamente dalla pagina Facebook di John Carpenter: il suo celeberrimo "1997: Fuga da New York" subirà il destino comune a tanti cult, quello di rivivere sul grande schermo grazie a un remake. La voce girava da anni ma ora è lo stesso autore dell'originale datato 1981 a confermare il nome del regista che sta girando il rifacimento. Si tratta del texano Robert Rodriguez, grande amico di Tarantino già dietro la macchina da presa nei due "Sin City", in "Machete", "Dal tramonto all'alba" e "Grindhouse – Planet Terror". "Robert Rodriguez sta dirigendo "Fuga da New York". Sono eccitato, è un grande regista", scrive sui social Carpenter, che del film sarà produttore esecutivo. Resta ancora da capire chi prenderà il posto dell'iconico Kurt Russell nel ruolo del protagonista.

 "1997: Fuga da New York", il film originale di Carpenter

Piccolo capolavoro di fantascienza post apocalittica, l'originale "1997: Fuga da New York" è ambientato in una Grande Mela del futuro, trasformata in un gigantesco carcere di massima sicurezza per un'America che ha raggiunto l'indice di criminalità del 400%. Russell, nel ruolo che gli ha regalato la consacrazione al cinema, è l'ex eroe di guerra condannato alla pena di morte Jena Plissken (Snake Plissken nella versione originale) incaricato di salvare il Presidente da una banda di terroristi. Il successo del film è stato tale che non solo lo stesso Carpenter ha girato nel 1996 il sequel "Fuga da Los Angeles", ma la sua iconografia ha influenzato moltissimo il cinema successivo. In Italia è nato addirittura un piccolo filone di pellicole futuristiche ispirate proprio a "Fuga da New York", come "2019 – Dopo la caduta di New York" (1983) di Sergio Martino, "1990: i guerrieri del Bronx" (1982) di Enzo G. Castellari e "Anno 2020 – I gladiatori del futuro" (1982) di Joe D'Amato.

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