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Lo Schiaccianoci 3D, la fiaba del 1816 reinventata da Konchalovsky

Una delle più belle fiabe risalente al 1816 arriva al cinema nella nuova trasposizione del regista Andrei Konchalovsky. La fiaba ispirò Chaikovskij a comporre, alla fine dell’800, le musiche per l’omonimo balletto, ma adesso la pellicola che sbarca nelle sale italiane è un vero e proprio capolavoro del live action in CGI.
A cura di Ciro Brandi
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Una delle più belle fiabe risalente al 1816 arriva al cinema nella nuova trasposizione del regista Andrei Konchalovsky. La fiaba ispirò Chaikovskij a comporre, alla fine dell’800, le musiche per l’omonimo balletto, ma adesso la pellicola che sbarca nelle sale italiane è un vero e proprio capolavoro del live action in CGI.

Nela Vienna di fine ‘800, la piccola Mary (Elle Fanning) riceve per Natale un magnifico dono: uno schiaccianoci magico, da parte dell’amato Zio Albert (Nathan Lane). L’oggetto durante la notte si anima e porta la bimba in un mondo fantastico, popolato da centinaia di giocattoli animati che le fanno festa e l’accolgono con amore. Ma purtroppo questo magico mondo parallelo è minacciato dal malefico Re Topo (John Turturro), che aiutato dal suo esercito di ratti e dalla madre (Frances de la Tour), vuole bruciare tutti i giocattoli per oscurare il Sole.

Ci poniamo subito una domanda: siamo proprio sicuri che questo film sia adatto ai bimbi? L’interrogativo è d’obbligo perché alcune scene sono veramente un pò troppo cruente o paurose per i più piccoli. Detto questo, il lavoro del regista Konchalovsky va assolutamente apprezzato per l’originalità dell’approccio e l a nuova vita che è riuscito a dare alla fiaba, aggiungendo anche la nuova tecnologia 3D, mai esagerata o invasiva.

Regia, fotografia e sceneggiatura sono assolutamente perfette e curate nei minimi particolari, i personaggi, la location e i costumi sono sbalorditivi. Che dire di John Turturro nel ruolo di Re Topo? Sensazionale! Un mix tra Andy Warhol e David Bowie dei tempi d’oro che vi farà rimanere senza fiato. Dimenticate quindi quella sorta di tristezza intrinseca che caratterizza la fiaba originale, perché stavolta tutto è spinto all’estremo, l’innovazione e la “trasgressione” di alcune regola stilistiche saranno altamente apprezzate soprattutto dal pubblico più adulto.

Insomma dopo il grandioso successo de “Il Re Leone 3D” e l’imminente “Arthur Christmas – Il figlio di Babbo Natale”, le feste dei più piccoli si stanno rivelando davvero ricche di emozioni e belle pellicole da vedere in compagnia dei propri cari.

Voto: 7 ½

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