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Margherita Buy, i 55 anni dell’antidiva più premiata del nostro cinema

E’ l’attrice italiana che ha ricevuto una valanga di premi e nella sua carriera ha già girato 58 pellicole, vincendo 7 David di Donatello, 7 Nastri d’Argento, 5 Globi d’Oro e 13 Ciak d’Oro. Il 15 gennaio compie 55 anni e, a breve, la vedremo in “Piccoli crimini coniugali”, diretto da Alex Infascelli.
A cura di Ciro Brandi
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Margherita Buy è l’attrice italiana più premiata del nostro cinema ma è l’antidiva per eccellenza. A parlare, è sempre il suo talento, costruito con una grande gavetta a teatro e arrivato a toccare vette inarrivabili per altre attrici. Il 15 gennaio compie 55 anni e finora, ha girato circa 58 pellicole per il grande schermo, 10 tra serie e film tv e, passando dal dramma alla commedia con estrema maestria. Nella sua carriera, ha vinto 7 David di Donatello, sette Nastri d’Argento, 5 Globi d’Oro e 13 Ciak d’Oro e altri ancora. Recentemente, l’abbiamo vista in “Come diventare grandi nonostante i genitori” e, a breve, la vedremo in “Piccoli crimini coniugali”, di Alex Infascelli.

Da “La stazione”, di Sergio Rubini a “Facciamo paradiso”, di Mario Monicelli

L’attrice è nata a Roma e ha avuto la passione per la recitazione sin da subito. Infatti, dopo la maturità entra all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Durante quegli anni, convive col fidanzato, l’attore Sergio Rubini, che sposerà nel 1991, per poi separarsi nel 1993. Nel 1985, è a teatro con “Ascesa e caduta della città di Mahogonny” e, l’anno dopo, con “La stazione”. Nel 1986, debutta sul grande schermo con “La seconda notte”, di Nino Bizzarri, chela fa vincere già il suo primo Globo d’Oro alla Migliore attrice rivelazione. Nel 1988, inizia un lungo sodalizio con Daniele Luchetti e gira “Domani accadrà”. Due anni dopo, Sergio Rubini la dirige ne “La stazione”, tratto dalla pièce teatrale di Umberto Marino. Per il ruolo di Flavia, la Buy porta casa il David, il Nastro e il Ciak d’Oro come Miglior attrice protagonista. Nel 1992, è con Carlo Verdone in “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, che riscuote un grande successo al botteghino, mentre con Luchetti gira “Arriva la bufera”(1993) mentre Umberto Marino la dirige in “Cominciò tutto per caso”(1993), che le regala un altro Ciak d’Oro.  E’ di nuovo sul set con Rubini in “Prestazione straordinaria”(1994) e, ad accorgersi del suo talento è anche il maestro Mario Monicelli, che la vuole per il film “Facciamo Paradiso”(1995).

“Va’ dove ti porta il cuore” e i film con Ozpetek e Moretti

Nel 1996, è Olga (da giovane) in “Va’ dove ti porta il cuore”, di Cristina Comencini, tratto dall’omonimo romanzo di Susanna Tamaro, dove recita anche la grande Virna Lisi. Dopo “Controvento”(2000), di Peter Del Monte, la Buy gira “Le fate ignoranti”(2001), di Ferzan Ozpetek. Il ruolo di Antonia, vedova che scopre l’omosessualità di suo marito solo dopo la sua morte, le fa vincere il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro. L’anno dopo, prende parte alla fiction “Incompreso”, con Luca Zingaretti e, successivamente, gira “Il più bel giorno della mia vita”(2001), diretto da Cristina Comencini; “Ma che colpa abbiamo noi”(2003), di Carlo Verdone e “Caterina va in città”, di Paolo Virzì, che le vale Il David e il Nastro d’Argento alla Migliore attrice non protagonista. Altri film di successo, del primo decennio degli anni Duemila sono “Manuale d’amore”(2005), di Giovanni Veronesi; “I giorni dell’abbandono”(2005), di Roberto Faenza; “Il caimano”(2006), di Nanni Moretti; “Saturno contro”, di Ferzan Ozpetek; “Giorni e nuvole”, diretto da Sergio Soldini e “L’uomo nero”(2009), di Sergio Rubini.

Le commedie degli ultimi anni e i progetti futuri

Giovanni Veronesi, nel 2010, la vuole nel cast della commedia “Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso” e, nello stesso anno, l’attrice gira anche “Happy Family”, di Gabriele Salvatores e “Matrimoni e altri disastro”, di Nina Di Majo. La Buy lavora ancora con Nanni Moretti in “Habemus Papam”(2011) e con Ferzan Ozpetek in “Magnifica presenza”(2012). Nel 2011, riceve il premio alla carriera al Festival de Cine Italiano de Madrid e, negli ultimi anni, ha girato ”Viaggio sola”(2013), di Maria Sole Tognazzi; “Mi rifaccio vivo”(2013), di Sergio Rubini; “La gene che sta bene”(2014), di Francesco Patierno; “Mia madre”(2015), per la regia di Nanni Moretti; “Io e lei”(2015), diretto ancora da Maria Sole Tognazzi mentre, nel 2016, è stata al cinema con “Nemiche per la pelle”, di Luca Lucini; “Questi giorni”, diretto da Luca Piccioni; “La vita possibile”, di Ivano De Matteo e “Come diventare grandi nonostante i genitori”. A breve, la vedremo nella commedia “Piccoli crimini coniugali”, diretta da Alex Infascelli.

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