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Matteo Garrone dirigerà Toni Servillo nel suo adattamento di Pinocchio

Il regista di “Gomorra” e “Il racconto dei racconti” dirigerà l’attore campano, che interpreterà il ruolo di Geppetto nel film che si inizierà a girare in primavera: “E’ un mio sogno che mi riporta indietro nel tempo a quando ero bambino”.
A cura di Andrea Parrella
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Toni Servillo torna sul set con Matteo Garrone, che dirigerà l'attore campano nel suo adattamento di Pinocchio. I due avevanogià collaborato nel 2008 per Gomorra, il film premiato a Cannes nello stesso anno in cui l'Italia dettò legge con l'altro film italiano celebrato, Il Divo di Paolo Sorrentino. Servillo, stando a quanto riferisce Variety, interpreterà il ruolo di Mastro Geppetto nel rifacimento del racconto classico di Carlo Collodi, che verrà girato nei prossimi mesi. Lo stesso Matteo Garrone, reduce dal successo internazionale di The Tale of Tales, ha curato la sceneggiatura di questa rilettura di Pinocchio e torna a lavorare con uno degli attori più noti e quotati d'Italia.

A produrre la pellicola sarà la Archimede Production, casa creata dallo stesso Garrone, oltre alla Jeremy Thomas Recorded Picture Companye la Labadie's Le Pacte. Rai Cinema ha già acquistato i diritti per la distribuzione in Italia, mentre Le Pacte lo distribuirà in Francia. In un comunicato ufficiale Garrone ha affermato: "Pinocchio è un mio sogno che torna indietro nel tempo e mi riporta a quando ero bambino. Con questo film completo il mio viaggio attraverso le fiabe che ho iniziato con Tale of Tales". Le riprese dovrebbero iniziare in primavera, il film verrà realizzato con uno stile artigianale e uso di CGI.

Il precedente Pinocchio di Benigni

Non è la prima volta che un regista italiano sceglie Pinocchio per renderlo oggetto di una sceneggiatura da film. La fiaba, divenuta famosa soprattutto per il classico Disney di diversi decenni fa, era stata scelta da Benigni per il film immediatamente successivo al debordante successo de La vita è bella, pellicola che gli aveva permesso di trionfare agli Oscar e aveva avuto un grande successo internazionale. La critica non accolse con grande entusiasmo l'opera di Benigni, certamente differente da quello che lo aveva portato al successo planetario. Solo il tempo ci permetterà di capire se Garrone saprà rileggere in modo più convincente l'opera di Collodi.

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