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Midnight in Paris, Allen ci affascina con la cultura e l’arte della Parigi degli Anni Venti.

Il maestro Woody Allen torna nelle sale con il suo ultimo film, presentato in anteprima mondiale nel maggio 2011 al Festival di Cannes.
A cura di Ciro Brandi
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Il maestro Woody Allen torna nelle sale con il suo ultimo film, presentato in anteprima mondiale nel maggio 2011 al Festival di Cannes.

Gil  (Owen Wilson) e la sua ragazza Inez (Rachel Adams) sono in vacanza a Parigi con la famiglia e con gli amici. Gil è uno sceneggiatore di successo che, stanco della vita e del mondo di Hollywood, si prende una vacanza per trovare l'ispirazione necessaria per scrivere il suo primo romanzo ma viene scoraggiato costantemente da Inez e dagli altri amici, che ritengono la carriera di sceneggiatore migliore di quella di scrittore. Mentre passeggia da solo, viene avvicinato da degli amichevoli sconosciuti che gli offrono un passaggio, accettato volentieri da Gil. Così, lo scrittore, si ritrova trasportato nella Parigi degli anni Venti, un periodo che ama ed idolatra a tal punto da ambientare in questo momento storico il suo romanzo. Nella sua permanenza negli anni Venti, Gil incontra celebri scrittori e artisti da lui molto ammirati, come Ernest Hemingway, Gertrude Stein e Salvador Dalí, che lo aiutano dandogli consigli per il romanzo e per la vita. Così, Gil scopre che il pensiero del “glorioso passato ormai perduto” è ricorrente in tutte le epoche storiche, in cui si preferisce guardare nostalgicamente ad un passato romantico, piuttosto che guardare con incertezza al futuro

Non si tratta quindi della solita storia d’amore, tradimento o semplice crisi di un uomo nell’approssimarsi del matrimonio. Il personaggio di Owen Wilson, è un uomo che sogna di vivere in un tempo che non c’è più, è una sorta di “Cenerentola” al maschile, che ogni mezzanotte si rifugia nel proprio mondo ideale, dove incontra tutti i suoi miti. Gil s’innamora della musa di Picasso, si abbandona alla nostalgia e alle illusioni, anche se momentaneamente, confrontandosi inevitabilmente con un presente che gli sta ormai stretto.

In quella Parigi degli Anni Venti il protagonista soddisfa tutte le proprie esigenze, scappando da ciò che nel presente lo tiene in trappola, tra cui il rapporto ormai logoro e minato dal tradimento con la fidanzata Inez.

Negli ultimi anni, tutti i film del regista hanno avuto come sfondo una grande città: Londra in “Match Point”, “Sogni e delitti”, “Scoop”, “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”, Barcellona nel controverso “Vicky Cristina Barcelona” col trio d’assi BardemCruz-Johansson, poi New York in “Basta che funzioni” . Parigi gli offre su un piatto d’argento la possibilità di spaziare, prendendo spunto dalla fuga dal proprio io del protagonista Gil,  nell’immenso bacino della cultura e dell’arte parigina che lo hanno sempre affascinato.

Il cast è stato, come sempre, scelto con gran cura. Oltre ai due eccellenti protagonisti, troviamo anche Kathy Bates, Adrien Brody, Marion Cotillard, Tom Hiddleston, Michael Sheen, e nel ruolo della guida del museo, Carla Bruni. Un film assolutamente da vedere se siete amanti di Allen.

Voto: 7

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