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Milena Vukotic ha la meglio sul fisco, rimborsata dopo una battaglia decennale

L’attrice, 81 anni, ha vinto un contenzioso con il fisco ottenendo un rimborso Irap prelevato dall’Agenzia delle Entrate, in virtù di un calcolo sbagliato.
A cura di A. P.
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Milena Vukotic vince la sua battaglia contro l'Agenzia delle Entrate e ottiene quello che chiedeva dopo una lotta che è durata anni. L'attrice, protagonista di Un Medico in Famiglia al fianco di Lino Banfi e moglie del ragionier Fantozzi nella storica saga con Paolo Villaggio, stando a quanto riporta l'Ansa, ha infatti ottenuto soddisfazione in Cassazione vincendo un ricorso contro l'Agenzia delle Entrate che la voleva tartassare "perché i ‘tecnici' del fisco avevano letto male le cifre dei suoi guadagni e fatto confusione con le percentuali". Per ben due volte la Vukotic ha fatto reclamo, vedendosi respinta la sua richiesta dalle commissioni tributarie ma l'attrice, oggi 81 anni, non si è persa d'animo, riuscendo infine a dimostrare di aver ragione e non aver eluso le maglie del Fisco. La Vukotic richiedeva un rimborso per l'Irap non dovuta a causa di un calcolo sbagliato. Secondo quanto riportato il fisco avrebbe commesso un errore servendosi di una "valutazione genericamente globale, e non dettagliatamente ripartita anno per anno".

Il contenzioso della Vukotic con il fisco

La Cassazione ha rimproverato alla Commissione tributaria del Lazio di aver effettuato un calcolo basandosi sul fatto che la Vukotic avesse una società che lavorasse per il suo conto, in virtù dei pagamenti effettuati verso alcuni soggetti inquadrati come collaboratori. Nel 2004 l'attrice aveva pagato circa 28mila euro di compensi a a fronte di guadagni per 188.600 mila euro, mentre negli anni successici aveva pagato a terzi compensi per 3490 euro a fronte di guadagni per 127.199 euro nel 2005, e di 11mila euro nel 2006 a fronte di cachet per 186mila euro. Tutte cifre che rientrano nel limite previsto dalla legge di meno del 20% rispetto ai propri guadagni, soglia oltre la quale il soggetto deve necessariamente affidarsi ad una organizzazione di impresa. Ma l'attrice non ha mai superato di fatto la soglia, compreso l'anno 2003, in cui non si è servita di collaboratori pagando ugualmente l'Irap corrispondente.

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