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Morta l’attrice Lizabeth Scott, glaciale femme fatale del cinema noir

L’attrice è morta a Los Angeles a 92 anni. Bionda, dalla leggendaria voce sexy, apparve in “Solo chi cade può risorgere” al fianco di Humphrey Bogart e fu una delle dark lady per eccellenza del cinema noir degli anni ’40.
A cura di Valeria Morini
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Lutto nel mondo di Hollywood. A 92 anni se ne è andata Lizabeth Scott, fulgida stella del cinema noir anni '40. Biondissima, affascinante e glaciale, fu molto attiva soprattutto tra il 1945 e 1957 e apparve in classici come "Solo chi cade può risorgere", "Lo strano amore di Martha Ivers" e "La città nera". Si ritirò definitivamente nel 1972, restando legata per sempre all'immagine della dark lady.

L'attrice si è spenta al Cedars-Sinai Medical Center il 31 gennaio, ma la notizia è stata diffusa dal Los Angeles Times solo alcuni giorni dopo. Nacque il 29 settembre 1922, al secolo Emma Matzo, da genitori di origine slovacca. Dopo una breve carriera di modella e in piccole parti a Broadway, fu scoperta nel 1945 ed ebbe il suo primo ruolo nel film "Incontro nei cieli". La chioma bionda, la voce sexy e quell'aspetto da femme fatale che ricordava moltissimo la collega Lauren Bacall la resero inevitabilmente un volto perfetto per il cinema noir. Eccola dunque nel 1946 in "Lo strano amore di Martha Ivers", a fianco dell'esordiente Kirk Douglas. L'anno dopo interpretò la perfida Dusty Chandler in "Solo chi cade può risorgere", dove affiancò Humphrey Bogart che di lei disse: "La Scott è una Cenerentola con la voce da husky".

Il ruolo della seduttrice dall'anima nera le calzava a pennello, tanto che non riuscì mai ad affrancarsi dal personaggio, finendo per collezionare una serie infinita di dark lady o mogli infide, in opere come "Furia nel deserto" con Burt Lancaster, "Tragedia a Santa Monica", "La città nera", "Il gigante di New York". Le fu offerto un raro ruolo comico in "Morti di paura", con Dean Martin e Jerry Lewis. Nel 1957 recità al fianco di Elvis Presley in "Amami teneramente", che segnò praticamente la fine della sua carriera. Più avanti, la Scott apparirà soltanto in piccole parti e in alcune serie televisive. Nel 1955, il giornale scandalistico "Confidential" aveva insinuato che fosse omosessuale.

Nel 1987 l'attrice disse di se stessa

Adoro non avere gli occhi del mondo su di me. Non ho mai capito l'adulazione degli altri quando facevo film. Sono sostanzialmente timida, lo sono sempre stata.

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