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Nanni Moretti vince a Cannes, a “Mia Madre” va il Premio Ecumenico

Il film di Nanni Moretti è stato premiato da associazioni di critici protestanti e cattolici “Per la maestria e l’elegante indagine, impregnata di umorismo, sui temi dolorosi a cui la vita ci mette di fronte”. In attesa dei premi più importanti, assegnati nella serata di domenica 24 maggio, Moretti si aggiudica questo primo riconoscimento.
A cura di A. P.
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Si tratta di un premio minore, naturalmente, ma è comunque un riconoscimento quello che è stato dato a Nanni Moretti da associazioni di critici protestanti e cattolici. Si tratta del Premio Ecumenico del Festival di Canes 2015, assegnato da una giuria composta da Barbara Lorey de Lacharriere (presidente), Chiara Fortuna, Pasteur Andrew Johnston, Marie- Nicole Courboules, Jolyon Mitchell e Johathan Guibault. La motivazione della giuria stessa rende omaggio alla maestria e la caparbietà del regista romano e del film "Mia madre", già vittorioso sulla croisette con "La Stanza del Figlio" diversi anni fa: "Per la maestria e l'elegante indagine, impregnata di umorismo, sui temi dolorosi a cui la vita ci mette di fronte". 

Tutto ciò in attesa di quelli che saranno i veri premi, assegnati nel tardo pomeriggio di domenica 24 maggio. In corsa per i principali riconoscimenti ci sono i tre registi italiani, che hanno colorato un'edizione del Festival apparentemente sottotono. Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e lo stesso Nanni Moretti hanno infatti presentato tre opere applaudite dal pubblico e accolte dal favore della critica e si avvalgono, tutti e tre, di un rapporto con il Festival francese decisamente speciale, visti i successi degli anni scorsi.

Nel frattempo sono stati assegnati anche gli altri premi speciali. L'ungherese ‘Son of Saul' di Laszlo Nemes, forte racconto del campo di concentramento di Auschwitz, ha vinto il premio della critica internazionale Fipresci come miglior film all'interno del concorso ufficiale. Assegnato anche il premio nella sezione "Settimana della Critica", in cui il miglior film è l'argentino "Paulina (La Patota)", di Santiago Mitre, mentre film rivelazione è stato decretato il colombiano "La tierra y la sombra", diretto da César Augusto Acevedo. E ancora la sezione "Quinzaine des Réalisateurs" del Festival, che pur non prevedendo una competizione, tuttavia attribuisce dei riconoscimenti destinati ai film presentati. La giuria del premio Art Cinema Award, assegnato dalla Cicae (l'organizzazione internazionale delle sale dedicate al cinema di qualità fondata nel 1955), ha scelto il colombiano ‘El abrazo de la serpiente' di Ciro Guerra. La pellicola cilena "Allende, mio nonno Allende" ha vinto il premio "L'oeil d'or", il riconoscimento per i documentari istituito quest'anno per la prima volta al Festival ed assegnato dalla Société Civile des Auteurs Multimédia.

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