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“Noah”: tutti gli animali creati con effetti speciali per evitare maltrattamenti

Il regista Darren Aronosky – fervente animalista – non ha voluto sul set animali in carne e ossa, ma ha preferito ricrearli tutto in digitale, spendendo gran parte del budget di 125 milioni di dollari.
A cura di Ciro Brandi
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In 72 ore ha incassato 44 milioni di dollari negli USA e il 10 aprile arriverà in Italia. Il kolossal “Noah”, di Darren Aronofsky con Russell Crowe, Emma Watson e Jennifer Connelly, sta riscuotendo il suo meritato successo, dopo la diatriba legata al divieto di proiezione nei paesi arabi e la visita in Vaticano tenuta nascosta fino all’ultimo. C’è, però, un altro grandioso aspetto che lo stesso regista ha tenuto a precisare riguardo la pellicola. Per evitare l’inutile sofferenza di poveri animali da utilizzare sul set, Aronofsky – molto attivo sul fronte animalista – ha deciso di creare tutti gli animali imbarcati sulla leggendaria Arca in CGI. Naturalmente, pe renderli uguali a quelli in carne e ossa ha chiamato i migliori maghi degli effetti speciali, quelli della Industrial Lights&Magic, e spendendo gran parte del budget a disposizione (125 milioni di dollari).

Per coloro che hanno già visto il film, il risultato è stato sorprendente. Gli animali sembrano ancora più belli di quelli reali e ciò ha evitato loro lo stress del set, com’è avvenuto con la tigre del Bengala utilizzata per alcune scene di “Vita di Pi”, di Ang Lee.  Una scelta che fa molto onore ad Aronofsky, il quale ha dovuto lavorare il doppio per ricreare un mondo animale quanto più credibile e realistico:

Abbiamo dovuto ricreare un intero regno animale. Le creature nel film sono un po' diverse dal solito, dato che non volevo i soliti elefanti, leoni, giraffe e orsi polari che entrano nell'Arca. Ero deciso a prestare fede alla storia e mostrare cosa sarebbe successo davvero. Alla fine abbiamo selezionato dal regno animale alcune specie in particolare: pachidermi, roditori, rettili e uccelli. Non aspiravamo a qualcosa di troppo riconoscibile, me neanche di troppo assurdo o surreale.

Oltre alla causa animalista, il regista ha anche affermato che:

Il passato ci insegna che lavorare con animali veri sarebbe stato un passo falso. Politicamente non è il massimo lavorare con animali vivi sul set, sarebbe stato un problema enorme. Anche dal punto di vista tecnico sarebbe stato molto complicato.

La colossale Arca che vedremo nel film, invece, è stata costruita realmente a Oyster Bay, New York e farà da set ad alcune delle scene più straordinarie del film. Da non perdere.

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