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“Omar Sharif ha l’Alzheimer, può solo peggiorare”, l’annuncio del figlio

Il celebre attore di “Il dottor Zivago” e “Lawrence d’Arabia” è affetto dal morbo d’Alzheimer, come ha rivelato per la prima volta il figlio Tarek: “È difficile determinare in quale fase si trovi al momento. È evidente che non potrà più migliorare ma solo peggiorare”.
A cura di Valeria Morini
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Notizie che si preferirebbe non ricevere mai: una delle più grandi e longeve star cinematografiche viventi, il mitico Omar Sharif di "Il dottor Zivago" e "Lawrence d'Arabia", è affetto dal morbo d'Alzheimer. A rivelare la verità sullo stato di salute dell'attore, oggi 83enne, è stato il figlio Tarek Sharif in un'intervista al quotidiano spagnolo El Mundo.

Mio padre è malato di Alzheimer. È difficile determinare in quale fase si trovi al momento.  È evidente che non potrà più migliorare ma solo peggiorare. Ci sono momenti della giornata in cui si sta meglio e altri in cui è estremamente disorientato.

Tarek ha spiegato che il padre vive in un albergo di El Gouna, sul Mar Rosso:

Non sa realmente dove vive. Certamente sa chi è, ma non necessariamente capisce perché tutti lo salutano. Quando qualcuno lo ferma per strada, spesso pensa che sia un suo conoscente di cui ha dimenticato volto e nome, ma nella maggior parte dei casi è semplicemente un fan.

Omar Sharif è certamente la star cinematografica più nota e internazionale nel suo Paese, l'Egitto. Curiosamente, però, nella sua decennale carriera composta da oltre cento titoli, ha interpretato personaggi delle più diverse nazionalità: è stato arabo, americano, messicano, russo, italiano, greco, tedesco. È stato principe, beduino, rivoluzionario, agente segreto e persino Che Guevara, Gengis Khan, Capitano Nemo e San Pietro.

Nato nel 1932 ad Alessandria d'Egitto da genitori libanesi cattolici, iniziò a recitare in madrepatria per poi approdare per la prima volta in una produzione internazionale con il cult "Lawrence d'Arabia". Nell'affascinante ruolo dello sceriffo Ali ricevette una candidatura all'Oscar e un Golden Globe. Successivamente, fu il protagonista di uno dei film sentimentali più fortunati di tutti i tempi, "Il dottor Zivago", tratto dal celebre romanzo di Boris Pasternak (diretto, come il precedente, da David Lean). Il romantico e tormentato personaggio di Yuri Zivago gli fece guadagnare un altro Golden Globe e una fama imperitura. Ancora attivissimo fino a non molto tempo fa, in anni più recenti, è apparso "Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano", "Oceano di fuoco – Hidalgo" e ha interpretato se stesso in "Un castello in Italia ". La Mostra di Venezia gli ha tributato il Leone alla carriera nel 2003.

Per sposare la collega Faten Hamama, da cui ebbe il figlio Tarek, nel 1955 si convertì all'Islam. Divorziò nel 1966 e si legò per un certo periodo a Barbra Streisand, conosciuta sul set di  "Funny Girl". Sharif ha due nipoti, Karim e Omar Jr; quest'ultimo ha seguito le orme del nonno ed è un attore piuttosto conosciuto in Egitto.

Interprete eclettico come pochi, Sharif parla sei lingue ed è da sempre un forte sostenitore della tolleranza religiosa. Motivi in più per cui la tragica notizia della sua malattia rattrista non solo i suoi fan più nostalgici, ma tutto il mondo della settima arte.

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