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Pornoattore positivo all’HIV faceva sesso non protetto, è allarme

Il Dipartimento della Sanità della California rivela che un professionista di cinema hard sarebbe risultato infetto, con il rischio concreto di un contagio su larga scala. E si scatena nuovamente il dibattito sulla sicurezza nei set a luci rosse.
A cura di Valeria Morini
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Il dipartimento della Sanità della California ha lanciato un inquietante grido d'allarme relativo all'universo del cinema hard americano. Sembra infatti che un attore specializzato in pellicole per adulti sia stato trovato positivo al test dell'HIV. La notizia è stata data dal Daily Mail, che ha riportato una dichiarazione rilasciata da un portavoce dell'ente pubblico, relativa a "prove molto evidenti" di un'infezione del virus che causa l'AIDS sul set di un film porno.

Alla base del drammatico episodio, ci sarebbe una scena di sesso girata senza alcuna protezione su un set in Nevada, che ha coinvolto diversi attori maschi. Uno di loro avrebbe successivamente riscontrato sintomi di un'infezione virale, per poi risultare positivo al test dell'HIV. Naturalmente, è nato così il terribile sospetto che anche gli altri professionisti siano stati infettati. La comunicazione fornita dal Dipartimento della Sanità non ha fornito ulteriori dettagli, ma ha spiegato che in alcuni casi una persona può essere già infetta dal virus ma risultare ancora negativa ai test:

In questo caso, l'attore e la casa di produzione hanno probabilmente pensato che lui fosse HIV-negativo al momento della lavorazione del film. Poco dopo l'esecuzione del test che ha dato esito negativo,  i livelli di HIV nel suo corpo sono saliti rapidamente, tanto che potrebbe aver infettato altri attori durante queste scene di sesso non protetto.

Non è certo la prima volta che lo spettro dell'AIDS si manifesta nell'universo del cinema a luci rosse. Queste le parole di Michael Weinstein, presidente della AIDS Healthcare Foundation di Los Angeles:

È già successo prima, è successo adesso e succederà ancora nel futuro. È chiaro che quello che il settore porno continua a ripeterci da anni, ovvero che non ci sono rischi di trasmissione della malattia sui set, è solo una grande bugia.

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