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“Ritorno al Futuro ha un messaggio sbagliato”, parola di George McFly

Crispin Glover, che interpretava il padre di Marty, ha affermato di aver abbandonato la saga dopo il primo film per incompatibilità con la produzione: non era d’accordo con il messaggio finale del primo film.
A cura di A. P.
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E' un attore molto noto, soprattutto per gli appassionati di quel piccolo capolavoro che fu "Ritorno al futuro", nel quale Crispin Lover recitava la parte di George McFly, il padre di Marty, che riusciva a riacquisire stima in se stesso e nelle proprie possibilità grazie a quella celebre frase "Hey tu, porco, levale le mani di dosso", divenuta proverbiale a dir poco. Ma Crispin, che ha continuato nella sua carriera di attore eccentrico, partecipò solo al primo episodio della saga e, in un'intervista rilasciata in questi giorni spiega anche il perché. Il motivo è sostanzialmente una sua incompatibilità con la morale della pellicola, che a suo parere si chiudeva in una maniera inappropriata, dando troppo spazio all'aspetto del successo economico del padre di Michael J. Fox, anziché alla sua felicità emotiva. Ecco quello che ha detto:

La struttura del copione era perfetta ma, il fatto Marty McFly alla fine esulti scoprendo il pick-up 4×4 nel garage, riduce l’aspetto morale della storia in soldi-uguale-felicità” ha raccontato l’attore aggiungendo che ogni volta che tenta di spiegare questa cosa la gente si arrabbia con lui. Il padre diventa un vincente e nel futuro lo ritroviamo felice e innamorato, che è bellissimo, però non capisco perché debba essere determinante anche l’aspetto finanziario come ricompensa, che secondo me poteva essere tolto.

 

In pratica sarebbe l'incompatibilità col regista ad aver portato alla fine del rapporto di lavoro, anche se gli stessi produttori degli altri episodi hanno detto si trattasse di una richiesta di cachet troppo alta da parte sua (pari a quella di Michael J. Fox). Indubbiamente, convincenti o meno, le affermazioni di Glover vanno comunque ad opporsi al successo immenso ottenuto da parte di uno dei film più celebri della storia del cinema, amato da grandi e meno adulti. Le sue affermazioni, dunque, restano naturalmente da leggere al netto dell'amore sconfinato dei fan per la pellicola, disposti oggi a comprare addirittura le scarpe ispirate al film prodotte dalla Nike.

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