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Robin Williams combatteva contro depressione e dipendenze da 30 anni

L’attore è stato trovato morto nella sua casa di Tiburon. Secondo quanto trapelato, si sarebbe suicidato a causa di una grave depressione. Nel corso degli anni, Robin Williams ha dovuto affrontare la dura lotta contro uno stato depressivo e la dipendenza da alcol e droga.
A cura di Daniela Seclì
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I fan di Robin Williams hanno appreso oggi la triste notizia della sua morte. L'attore si è suicidato, dopo una lunga battaglia contro la depressione e la dipendenza da alcol e droghe. Nel 2006, durante un'intervista rilasciata a Diane Sawyer, Robin Williams raccontò il conflitto interiore che stava vivendo. Le sue parole furono:

"Sei sull'orlo di un precipizio e guardi giù, c'è una voce tranquilla che ti dice: "Salta". È la stessa voce che ti dice: "Andiamo, ancora uno" e l'idea di bere ancora un bicchiere, per chi ha una dipendenza, non dovrebbe essere una possibilità da valutare."

In quell'occasione, l'artista spiegò che finire nel tunnel della dipendenza, per lui fu qualcosa di graduale.

1980 – La dipendenza da alcol e cocaina e John Belushi

Robin Williams ha iniziato la sua battaglia contro il problema della dipendenza da alcol e cocaina sin dal 1980. Erano i primi anni della celebrità e ciò lo aveva portato a cambiare radicalmente le sue abitudini e a vivere più pericolosamente. Era un grande amico di John Belushi e spesso erano avvistati insieme a folleggiare fino a tarda notte. Nel 1982 Belushi perse la vita a causa di un'overdose di eroina e cocaina. Williams fu profondamente scosso dall'accaduto e così decise di smettere di assumere sostanze stupefacenti. Riuscì a stare alla larga dalle droghe per ben vent'anni.

2006 – Robin Williams ricade nella dipendenza da alcol e droga

Nel 2006, intervistato dal programma della ABC "Good Morning America", Williams ha ammesso di essere ricaduto nei suoi problemi di dipendenza. L'attore, allora, aveva intrapreso un percorso di riabilitazione, dove  era stato curato il suo problema con l'alcol. Durante l'intervista Robin Williams spiegò:

"La dipendenza non conosce limite. Aspetta paziente che tu dica "Ok, ora sto bene", abbassi la guardia e la prima cosa che vieni a sapere subito dopo è che non stai bene per niente."

Nel 2006, parlò anche dei suoi problemi di depressione. L'attore dichiarò di essere consapevole di essere depresso ma che non gli era stata diagnosticata alcuna forma di "depressione clinica o disturbo bipolare".

2009 – L'operazione al cuore

Nel 2009, Robin Williams si sottopose ad un delicato intervento di sostituzione della valvola aortica. Nonostante molti giornali affermarono che la sua dipendenza da alcol e droga fosse stata la causa del problema al cuore, in realtà si trattava di una malattia ereditata dalla sua famiglia. Il dottor Timothy Gardner, presidente dell'American Heart Association, confermò in un'intervista rilasciata ad ABC che l'operazione al cuore non aveva nulla a che vedere con la tossicodipendenza di Williams.

"World's Greatest Dad" e la battuta sul suicidio

Nel 2009, nella commedia dal titolo "World's Greatest Dad" Lance Clayton, il personaggio interpretato da Robin Williams, recita delle parole che oggi fanno riflettere:

"Se siete depressi chiedete aiuto a qualcuno. Ricordate che il suicidio è una soluzione permanente ad un problema temporaneo."

Weapons of Self-Destruction

Dopo essersi ripreso dall'operazione al cuore, l'attore annunciò un tour di 20 date in cui avrebbe presentato lo spettacolo dal titolo “Weapons of Self-Destruction”, nel corso del quale avrebbe parlato:

 "Della ricaduta, dei tre anni di problemi con l'alcol, del percorso di riabilitazione, della rivelazione dei miei problemi, del divorzio e dell'operazione al cuore."

2010 – Robin Williams ammette di aver pensato al suicidio

Durante un'intervista rilasciata a Marc Maron, Robin Williams ha raccontato quanto potesse essere pericolosa la sua depressione quando si univa all'alcol. L'attore ammise di aver pensato al suicidio una notte, mentre era seduto da solo in una stanza d'albergo con una bottiglia di Jack Daniels tra le mani.

"Il mio cervello ancora consapevole disse al mio cervello ubriaco di mettere il suicidio in discussione fino a quando non fossi stato sobrio, ricordandomi "in fondo hai una bella vita ora."

Sempre nel 2010, in un'intervista al Guardian spiegò che il suo ritorno all'alcol era stato dovuto a paure e ansie.

"Accade quando sei letteralmente spaventato e pensi "oh, questo farà passare la paura". E non lo fa. […] Per la prima settimana menti a te stesso e ti dici che tanto riuscirai a smettere. Poi il tuo corpo ti dice: "No, smetterai più tardi." […] Ti senti bene, anzi a meraviglia quando bevi il primo bicchiere. Poi la prossima cosa di cui diventi consapevole è che hai un problema e sei solo."

2014 – Il ritorno in riabilitazione e la morte

Nei primi giorni di luglio, Robin Williams è tornato in riabilitazione. Secondo quanto riportato da People Magazine, però, l'attore negò di aver ricominciato le cure perché ricaduto nella dipendenza dall'alcol e dalle droghe, ma spiegò che aveva deciso di tornare in riabilitazione solo per precauzione. La terapia iniziò due mesi dopo che la CBS cancellò la messa in onda della sua nuova sitcom "The Crazy Ones", dopo aver trasmesso una sola stagione.  Oggi è arrivata la notizia della morte. Il suo portavoce ha parlato di:

"Una dura battaglia contro la depressione"

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