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Rosamund Pike, da Bond Girl alla nomination all’Oscar per “L’amore bugiardo”

La bellissima attrice, quando era molto giovane, era una talentuosa violoncellista, ma la passione per la recitazione ebbe il sopravvento. La prima grande occasione al cinema fu il ruolo di Miranda Frost ne “La morte può attendere” e, da allora, dopo vari successi al botteghino e qualche flop, si è guadagnata il plauso della critica e dell’Academu, che l’ha inserita nella rosa dell cinque Migliori attrici protagoniste ai prossimi Oscar.
A cura di Ciro Brandi
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Ne avrà fatti di salti di gioia l’attrice Rosamund Pike, londinese, classe 1979, quando ha sentito il suo nome nella rosa delle cinque candidate all’Oscar 2015 per la Migliore attrice protagonista. Le sue avversarie saranno Marion Cotillard (“Due giorni, una notte”), Felicity Jones (La teoria del tutto”), la favorita Julianne Moore (“Still Alice”) e Reese Witherspoon (“Wild"), ma la visibilità e il successo che le hanno regalato il film “L’amore bugiardo – Gone Girl”, diretto da David Fincher, sono per lei già una grandissima vittoria. E dire che, quando era giovanissima, la Pike era orientata verso la carriera di violoncellista, avendo respirato sempre musica in casa, dato che suo padre era un cantante d’opera e sua madre una violinista. Tuttavia, la passione per la recitazione ha il sopravvento e, nel 1998, a soli 19 anni, partecipa ad un provino per un film tv, “A Rather English Marriage”, e lo supera brillantemente. Nei due anni successivi decide di mettere da parte il violoncello e partecipa alle serie tv “Wives and Daughters” e “Love in a cold climate”. Ma è nel 2002 che il cinema si accorge di lei. In quell’anno, infatti, il regista Lee Tamahori la vuole per il ruolo della Bond Girl Miranda Frost in “La morte può attendere”, accanto allo 007 Pierce Brosnan, che le fa vincere il premio come Miglior debutto agli Empire Awards 2003.

Da Bond Girl alla nomination come Migliore attrice protagonista

Da allora la strada verso l’Olimpo di Hollywood sembra spianata e, infatti, l'anno successivo interpreta Rose in “Terra promessa”, film su Israele e la scienziata Samantha Grimm nell'adattamento cinematografico del videogioco “Doom”.  Un’altra ondata di successo la travolge nel 2005, quando impersona Jane Bennet in “Orgoglio e pregiudizio” di Joe Wright (col quale avrà una relazione), ed Elizabet Malet nella pellicola “The Libertine” al fianco di Johnny Depp e John Malkovich, per il quale riceve il premio per la Miglior attrice non protagonista ai British Independent Film Awards. Nel 2007 è sul set del film “Il caso Thomas Crawford”, con Anthony Hopkins e Ryan Gosling. Da allora, però, la sua stella sembra già essere in fase calante, infatti i film che girerà si riveleranno delle  mezze delusioni al box office e affossati dalla critica. Tra questi troviamo “La furia dei Titani”, “Jack Reacher – La prova decisiva” e “La fine del mondo”. L’incredibile boccata d’aria ricevuta con “L’amore bugiardo” l’ha fatta balzare nuovamente all’onore delle cronache proprio come nel 2002, quando era nei panni dell’affascinante e misteriosa Miranda Frost, ottenendo anche il plauso della critica specializzata che ha amato il ruolo di Amy nel film di Fincher. L’attrice, comunque, ha deciso di non adagiarsi assolutamente sugli allori e, in attesa del 22 febbraio, ha già girato il thriller “Return to Sender”, di Fouad Mikati e ha in programma il drammatico “The Mountain Between Us”, diretto da Hany Abu-Assad, che uscirà nel 2017.

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