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Shelley Duvall e la malattia mentale: “Vogliono uccidermi”, l’intervista fa scandalo

“Accetto di essere aiutata a patto di non essere uccisa, strangolata o soffocata con un cuscino”: questo è quanto Shelley Duvall ha dichiarato in un’intervista realizzata dallo psicologo Phil McGraw. L’attrice protagonista del film ‘Shining’ soffre di malattia mentale. Le sue parole, spesso prive di senso, hanno colpito l’opinione pubblica. La figlia di Stanley Kubrick, Vivian, si è scagliata contro il programma definendolo “crudele, disgustoso, una negazione della dignità dell’attrice”.
A cura di Daniela Seclì
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A sinistra, Shelley Duvall in una scena del film 'Shining'. A destra, Shelley Duvall oggi.
A sinistra, Shelley Duvall in una scena del film ‘Shining'. A destra, Shelley Duvall oggi.

Non si placa il clamore generato dall'intervista realizzata dallo psicologo Dottor Phil McGraw alla star del film ‘Shining‘, Shelley Duvall. In molti stanno accusando lo specialista di aver sfruttato la malattia mentale dell'attrice al solo scopo di fare ottimi ascolti.

Sin dalle prime battute, infatti, Shelley Duvall ha ammesso di aver bisogno di aiuto. Nel breve filmato di anticipazione del programma del Dottor Phil, l'attrice si lasciava andare a una serie di dichiarazioni che dimostravano chiaramente il suo stato alterato. Sosteneva, ad esempio, che Robin Williams fosse vivo. Inoltre, si diceva convinta che lo sceriffo di Nottingham intendesse ucciderla. La messa in onda della versione integrale dell'intervista, non ha fornito un quadro più rassicurante. Quando lo psicologo le ha chiesto se fosse in buona salute, lei ha replicato:

"Se dicessi di essere in salute, mi ucciderebbero".

L'uomo, allora, le ha domandato chi fossero queste persone che a suo dire, continuavano a minacciarla di morte. Shelley Duvall si è limitata a commentare:

"Non lo so. Se lo sapessi, ti direi il suo nome e ti chiederei di ucciderlo. È un uomo orribile".

L'attrice è apparsa lucida solo quando parlava dei film girati nel corso della sua carriera. Ripensando al suo passato ha commentato:

"Ero una ragazza carina, ero bella. Ora non lo sono più", poi mostrando delle macchie sulle gambe ha aggiunto: "Tutto ciò per me è mostruoso".

Shelley Duvall: "Accetto di essere aiutata a patto di non essere strangolata"

Quando il Dottor Phil McGraw le ha proposto di aiutarla, lei ha replicato:

"Solo se mi prometti che non mi uccideranno, non voglio essere strangolata o soffocata con un cuscino. Spero di tornare a stare in piedi. Mi manca lavorare. Se sono spaventata? Certo che lo sono".

Così, l'attrice è stata trasportata al Creative Care in California. Purtroppo, però, Shelley Duvall si è rifiutata di ricevere le cure e non ha firmato i documenti necessari per entrare in terapia. Dopo tre giorni è tornata in Texas. Il Dottor Phil ha concluso:

"Ora stiamo lavorando direttamente con la madre di Shelley e stiamo facendo in modo che lei possa curarsi con professionisti locali. Dato il suo rifiuto di assumere medicinali, useranno metodi alternativi. Vi terremo aggiornati sui suoi progressi, sperando in un lieto fine".

La protesta di Vivian, figlia del regista di ‘Shining' Stanley Kubrick

Vivian Kubrick si è scagliata contro il dottor Phil, in una lettera pubblicata su Twitter. La figlia del noto regista ha accusato il Dottor Phil di aver "sfruttato" lo stato di salute mentale della Duvall per fare intrattenimento. Lo ha definito "crudele" e ha aggiunto che la "dignità di una star come Shelley" è stata negata dando in pasto la sua immagine al pubblico in quel modo. Infine, si è detta "disgustata" e ha invitato tutti a boicottare il programma.

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