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Silvio Soldini, cinema italiano tra commedia e riflessione

Soldini è un regista brillante e capace, che si è ritagliato con merito un suo spazio nel panorama nazionale. Ripercorriamone la carriera.
A cura di Alessio Gradogna
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Silvio Soldini, cinema italiano tra commedia e riflessione

Silvio Soldini è un regista che ha saputo con impegno e continuità crearsi un proprio spazio all'interno della scena contemporanea italiana, grazie a un cinema al contempo brillante e doloroso, impegnato e divertente, d'autore senza però scadere nella retorica o nell'autocompiacimento. Nei suoi film si intrecciano piccole e grandi storie di personaggi in cerca di speranza, in fuga da una realtà difficile oppure ossessionati da sogni e rimorsi, e il tono dei suoi lavori, sempre eleganti dal punto di vista estetico, varia dalla commedia al dramma a seconda dei casi, con uno sguardo attento alla società che ci circonda. Il suo è un cinema piacevole, riconoscibile e interessante, un bel soffio d'aria fresca nell'asfittico panorama nostrano.

Dopo un paio di mediometraggi realizzati negli anni '80, Soldini debutta nel lungo nel 1989 con L'aria serena dell'Ovest. Nel 1993 dirige Un'anima divisa in due, grazie al quale il protagonista Fabrizio Bentivoglio (nel cast di Happy Family di Salvatores) vince la Coppa Volpi a Venezia. Nel 1997 è il turno di Le acrobate, storia di una bella amicizia tra Licia Maglietta (che diventerà la sua attrice di riferimento) e Valeria Golino (ora regista di un corto ambientato a Napoli, e in Dvd in L'uomo nero di Sergio Rubini). Dopo una parentesi dedicata al doc Rom Tour, girato nella periferia di Firenze, nel 2000 arriva il suo film più bello, Pane e Tulipani, gustosissima commedia agrodolce diretta con apprezzabile vivacità e impreziosita dalle ottime prove di Licia Maglietta e degli attori che la circondano (Bruno Ganz, Marina Massironi, Giuseppe Battiston). I toni si fanno più cupi nel lavoro successivo, il dolente Brucio nel vento, storia d'amore radicale ed estrema; dopodichè, si torna alla commedia, con il discontinuo ma riuscito Agata e la tempesta, ancora con la Maglietta al centro della scena.

Del 2007 è il suo più recente lavoro di fiction, Giorni e Nuvole, storia difficile di una famiglia sul lastrico, con Antonio Albanese e Margherita Buy (da poco uscita al cinema in Matrimoni e altri disastri), a cui poi seguono alcuni documentari. Attendiamo in futuro ulteriori conferme della sua bravura.

Alessio Gradogna

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