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“Spider-Man: Homecoming”: 3 motivi essenziali per cui è imperdibile

Domani, 6 luglio, è il giorno di Spider-Man. Diretto da Jon Watts, il film ha come protagonista il giovane Tom Holland, che cercherà di trovare un equilibrio tra i suoi impegni scolastici e la lotta al crimine nei panni di Spider-Man, con l’aiuto del mentore Suo mentore Tony Stark/Iron Man. La critica è già entusiasta, ma ecco 3 motivi essenziali che vi faranno correre nelle sale.
A cura di Ciro Brandi
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Domani, 6 luglio, è il giorno che tutti i fan dell’Uomo Ragno stanno aspettando da almeno un anno. Esce, infatti, nelle sale, “Spider-Man: Homecoming”, diretto da Jon Watts. Il film, 16esima pellicola dell’Universo Cinematografico Marvel, ha come protagonista il giovane Tom Holland, che, stavolta, cercherà di trovare un equilibrio tra i suoi impegni scolastici e la lotta al crimine nei panni di Spider-Man. Suo mentore d’eccezione, Tony Stark/Robert Downey Jr. LA critica internazionale è già entusiasta e la Sony Pictures si aspetta un incasso milionario già nei primi giorni di programmazione. Ecco, allora, 3 motivi per cui questo nuovo film sulle avventure dell’Arrampicamuri è imperdibile.

La nuova e originale performance di Tom Holland

Dopo Tobey Maguire e Andrew Garfield, il giovanissimo Tom Holland – 21 anni compiuti lo scorso 21 giugno – sarà uno Spider-Man totalmente diverso. In tutti i film precedenti, il personaggio Marvel aveva quel tocco quasi “tragico”, legato alla storia familiare (accennata e non trattata con pesanti flashback), ai suoi amici, alle sue diatribe sentimentali, che stavolta sono decisamente smorzate e, come dichiarato dallo stesso attore in tante interviste, il nuovo Uomo Ragno sarà molto più fresco e divertente. La storia della sua origine sarà rispettata (così come il costume, quasi uguale a quello dei fumetti storici), ma ci troveremo di fronte ad un adolescente con i problemi della sua età, scanzonato e “stordito” da quello che gli sta succedendo, e allo stesso tempo eccitato e con una volontà di ferro, che lo porteranno a essere il salvatore della città.

Una storia unica e legata a doppio filo a quella degli Avengers

I fan più accaniti già sapranno che, dopo la rocambolesca e apprezzatissima incursione di Spider-Man in “Captain America: Civil War”, adesso il suo rapporto con gli Avengers è legato a doppio filo. Il film riprende subito dopo, con Peter che torna a New York con il suo mentore, Tony Stark/Iron Man. Da quel momento, inizierà la sua vera e propria formazione da supereroe, con spunti altamente esilaranti, non certamente ai livelli di “Deadpool”, ma non mancheranno scene in cui verrà fuori l’ironica consapevolezza di Peter del suo nuovo percorso e delle incredibili esperienze vissute – e che vivrà – con i suoi coraggiosi amici vendicatori. D’altronde, la stessa Amy Pascal, boss della Sony Pictures, ha più volte affermato che Spider-Man sarà uno dei protagonisti assoluti delle prossime pellicole legate all’Universo Cinematografico Marvel e dei film sugli Avengers, rivelando che il sequel di “Spider-Man: Homecoming” si aprirà pochi minuti dopo la fine di “Avengers 4”, mandando letteralmente in delirio i suoi fan e facendo pensare che la pellicola potrebbe segnare l’inizio della fase 4 del prolifico MCU.

Un cast stellare, tra “cattivi” e personaggi rivisitati

Il cast di “Spider-Man: Homecoming” è davvero spettacolare. Oltre alla novità rappresentata dal protagonista, nel film c’è il grandissimo Michael Keaton nei panni dell’Avvoltoio, personaggio quasi mistico e uno dei più “vecchi”, creato nel 1963. Il regista Jon Watts lo ha rappresentato come un uomo normale (lavora per un’azienda che ripara i danni causati dai conflitti degli Avengers) che diventerà un cattivissimo e potente villain, dotato di una tuta con ali meccaniche e armi che daranno non poco filo da torcere all’Uomo Ragno. Keaton, dunque, passa da Batman (interpretato in due grandissimi film cult degli anni ’90) e dalla satira di “Birdman” di Inarritu, al mondo Marvel entrando dalla porta principale, conquistando i fan fin  dal trailer. Ma nel film ci saranno anche Jon Favreau, nei panni di Happy Hogan, autista e bodyguard di Tony Stark e Marisa Tomei, nel ruolo di una giovane e procace zia May Parker, totalmente diversa dalla rappresentazione dei film precedenti. Rivedremo Gwyneth Paltrow nei panni di Pepper Potts mentre il personaggio di Flash Thompson, il bullo biondo rivale di Peter a scuola, sarà interpretato da Tony Revolori, l’attore di origine guatemalteca che abbiamo visto in “Grand Budapest Hotel”, che darà un’impronta nuova e differente, un bullo 3.0 meno “fisico” ma snob e ancora più “acido”. Gli scagnozzi di Toomes/L’Avvoltoio sono Bokeem Woodbone (Heramn Schultz/Shocker 1) e Logan Marshall-Green (Jackson Brice/Shocker 2) invece Jennifer Connelly sarà Karen, la voce dell’intelligenza artificiale della tuta di Spider-Man, nella versione originale. Non bisogna dimenticare, infine, che ci saranno anche dei camei di Chris Evans/Captain America e del mitico Stan Lee.

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